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Addio alle strisce bianche dei parcheggi, la Legge ha dato ragione ai Comuni | Non sono obbligatorie: devi sborsare un botto di soldi se vuoi parcheggiare

Parcheggio attenzione

Danno ragione ai Comuni (canva.com) - www.buildingcue.it

Tema strisce bianche nei parcheggi: ecco quali sono le disposizioni di legge che danno ragione ai Comuni sull’obbligatorietà.

Allora, cari lettori, continuiamo a parlare di costruzioni ed elementi di automobilistica qui su Buildingcue. Trattiamo un tema che sicuramente desta terrore, un po’, in tutti quanti i guidatori.

Su questo è d’accordo con noi anche il portale legale Brocardi. Quello del parcheggio in certe città d’Italia è veramente un incubo! Immaginate un weekend dove vorreste uscire in centro, per esempio a Roma: ci mettereste più ore a cercare parcheggio che a fare serata.

Brocardi le definisce un po’ come quelle spiagge libere che stanno scomparendo, perché, siccome manca un regolamento sulle licenze, ci sono stabilimenti, suppostamente privati, che saccheggiano tutto.

Pertanto, le strisce bianche possono sembrare un assoluto miraggio. E la maggioranza di quelle che sono sulle strade sono blu. Tuttavia, la legge, come ben aspettabile, disciplina la materia in maniera rigida e, per la maggioranza, dà ragione ai Comuni.

Ecco le ragioni

Come specificato da Brocardi, la questione delle strisce bianche viene affrontata in una sentenza della Corte di Cassazione, ovvero l’ordinanza numero 20.293 del 23 luglio 2024. Secondo tale ordinanza, la Suprema Corte aveva esaminato il caso di un’automobilista multato a Catania per aver parcheggiato nelle aree in cui era prevista la sosta regolamentata con orario e pagamento e senza pagare il ticket. L’automobilista aveva, in particolare, contestato i verbali di accertamento, facendo leva sul fatto che, in generale, gli spazi per la sosta gratuita fossero eccessivamente limitati.

Secondo l’articolo 7, comma 8, del CDS: “qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione, ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo della durata della sosta di cui al comma 1, lettera f), su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare un’adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo della durata della sosta”.

Strisce bianche
Questione di tutela (canva.com) – www.buildingcue.it

Una specifica necessaria

Tuttavia, la norma specifica anche che “tale obbligo non sussiste per le zone definite a norma dell’art. 3 – “area pedonale” e “zona a traffico limitato” – nonché per quelle definite “A” dall’art. 2 del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 16 aprile 1968, e in altre zone di particolare rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dalla giunta, nelle quali sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico”.

La Corte ha esaminato quindi con attenzione il caso ed è arrivata alla conclusione che non era possibile condividerne le ragioni. Infatti, secondo l’istituzione, nei centri storici non esiste obbligo per le amministrazioni comunali di provvedere e di prevedere, pertanto, aree di sosta libere, in modo tale da tutelare il pregio artistico, culturale, nonché ambientale delle aree di interesse e dei luoghi circostanti.