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PERICOLO SHEIN: molti prodotti finiscono sotto la lente di ingrandimento

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Shein, l'imbroglio è questo (Freepik Foto) - www.buildingcue.it

Negli ultimi anni, gli acquisti online sono diventati una parte integrante della vita quotidiana.

Dalla moda all’elettronica, fino agli articoli per la casa, milioni di consumatori scelgono di affidarsi al web per comodità, rapidità e prezzi competitivi. Un mercato che sembra non conoscere limiti, capace di connettere clienti e venditori in ogni angolo del mondo.

La fiducia nelle piattaforme digitali è cresciuta di pari passo con le offerte e la varietà dei prodotti. Brand e marketplace hanno costruito la loro fortuna sulla promessa di convenienza e accessibilità, conquistando anche le fasce di pubblico più diffidenti. Eppure, dietro la superficie scintillante delle vetrine virtuali, si nascondono dinamiche che non sempre rispondono agli stessi standard di controllo dei negozi tradizionali.

Il boom dell’e-commerce ha portato grandi benefici, ma anche nuove sfide. Garantire sicurezza e qualità in un contesto globalizzato è diventato un compito complesso, che coinvolge normative, responsabilità e verifiche transnazionali. E quando il volume delle vendite cresce a dismisura, il rischio che qualcosa sfugga ai controlli aumenta inevitabilmente.

Negli ultimi mesi, alcune indagini indipendenti hanno acceso i riflettori su un tema che tocca da vicino milioni di consumatori europei. I risultati hanno sollevato più di una perplessità, spingendo uno dei giganti mondiali delle vendite online a intervenire in modo deciso.

Allarme sicurezza: cosa hanno scoperto i test

Secondo quanto riportato da Cityrumors.it in un articolo firmato da Paolo Colantoni, un’indagine condotta dall’organizzazione dei consumatori Testaankoop ha analizzato 162 prodotti acquistati su due delle piattaforme più popolari al mondo: Shein e Temu. I test hanno riguardato articoli di uso quotidiano come giocattoli, caricabatterie USB e gioielli, con l’obiettivo di verificarne la sicurezza meccanica, elettrica e chimica in base alle norme europee.

I risultati, pubblicati a fine ottobre 2025, sono stati sorprendenti: oltre il 70% dei prodotti testati è risultato non conforme agli standard di sicurezza previsti nell’Unione Europea. In particolare, 53 giocattoli su 54 non hanno superato i test, con difetti legati a parti staccabili, materiali tossici o etichette ingannevoli. Anche la maggior parte dei caricabatterie è stata considerata a rischio per la stabilità elettrica, mentre alcuni gioielli contenevano quantità pericolose di metalli pesanti come cadmio e nichel.

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Shein, attenzione a questo imbroglio (Freepik Foto) – www.buildingcue.it

La risposta di Shein e le nuove regole europee

Come riferisce Cityrumors.it, di fronte all’ondata di critiche e alle segnalazioni dell’ente belga Testaankoop, Shein ha annunciato di aver ritirato dal mercato una serie di prodotti potenzialmente pericolosi. In un comunicato ufficiale, la società cinese ha dichiarato di aver avviato “un protocollo precauzionale globale” e di voler collaborare con le autorità europee per individuare e risolvere le discrepanze emerse tra i test indipendenti e i propri controlli interni.

Questa vicenda si inserisce nel contesto dell’European Digital Services Act, la normativa UE che impone ai marketplace digitali l’obbligo di garantire che tutti i prodotti venduti online rispettino le norme di sicurezza europee. Come sottolinea Cityrumors.it, il caso Shein rappresenta un campanello d’allarme importante: nel mondo dell’e-commerce globale, la velocità non può più prevalere sulla sicurezza.