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Pensioni, corri subito al CAF se non vuoi restare senza un euro | Se non compili questo documento dici addio ai tuoi soldi

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Preoccupazione per la pensione (Canva foto) - www.buildingcue.it

Una semplice dimenticanza potrebbe costare caro: controlla la tua posizione prima che sia troppo tardi, aggiorna il documento.

Tra le varie incombenze che accompagnano la vita dei pensionati, ce n’è una che, pur sembrando burocratica, può avere conseguenze concrete e immediate. Negli ultimi anni, l’attenzione verso la regolarità delle comunicazioni all’INPS è cresciuta notevolmente, soprattutto per chi beneficia di trattamenti assistenziali o agevolazioni. Spesso però, complici la complessità delle procedure o la disinformazione, c’è chi rischia di ritrovarsi improvvisamente senza prestazioni.

A preoccupare, in particolare, è il rischio legato alla mancata compilazione di un modello obbligatorio, che può mettere a repentaglio l’erogazione della pensione. Non si tratta di un documento opzionale o legato a situazioni particolari: è richiesto a una fascia molto ampia di beneficiari, anche a chi non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi.

In molti, convinti di non avere variazioni da comunicare, finiscono per ignorare scadenze cruciali. Eppure, basta un ritardo per far scattare lo stop ai pagamenti. È proprio per questo che i CAF e i patronati registrano un’impennata di richieste in questo periodo: c’è chi corre per non perdere quanto gli spetta. E come si legge nel titolo, “se non compili questo documento, dici addio ai tuoi soldi”.

L’urgenza è reale e non riguarda solo chi ha subito variazioni reddituali. Anche chi riceve assegni familiari, quattordicesima mensilità o maggiorazioni sociali è tenuto a comunicare la propria situazione economica. In gioco non ci sono solo numeri, ma la continuità stessa della pensione, elemento vitale per milioni di famiglie.

Cosa succede dietro le scadenze silenziose

Come spiega Greenstyle, l’INPS ha recentemente riaperto la campagna RED, dando tempo ai pensionati interessati fino al 30 novembre 2025 per trasmettere il modello. Si tratta di una scadenza obbligatoria e non prorogabile, che coinvolge chi percepisce prestazioni collegate a condizioni reddituali, come integrazioni al minimo, assegni familiari o pensioni estere.

La compilazione del modello RED avviene esclusivamente in via telematica, ma può essere gestita anche con l’aiuto di un CAF. È fondamentale indicare i redditi personali e, se convivente, quelli del coniuge, perché la valutazione è complessiva. Un’omissione o un errore può bloccare tutto, e la pensione resta sospesa finché l’INPS non riceve il modello.

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Documenti per la pensione (Canva foto) – www.buildingcue.it

Ecco perché potresti restare senza pensione

Il cuore della questione è chiaro: chi non invia il modello RED entro novembre rischia davvero di non ricevere più la pensione. Non si tratta di un allarme infondato. L’INPS, per evitare erogazioni non dovute, ha rafforzato i controlli, trasformando questo adempimento in un requisito imprescindibile per continuare a percepire l’assegno.

In assenza del documento, l’erogazione viene interrotta automaticamente. La sospensione può durare anche mesi, fino alla regolarizzazione della posizione. Per molti, questo significherebbe dover affrontare spese quotidiane senza alcuna entrata. È per questo che il consiglio, mai come ora, è uno solo: non aspettare l’ultimo giorno.