Parcheggi, sentenza epocale | Bisogna stare molto attenti al posto: è cambiato tutto, arrivano multe da paura
Multa per strada (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it
Una recente decisione cambia radicalmente le regole: ora parcheggiare nel posto sbagliato costa carissimo.
Negli ultimi tempi, spostarsi in città è diventato un vero rebus. E infatti c’è un problema: dove li lasciamo quando arriviamo a destinazione? I posti scarseggiano, i parcheggi “ufficiali” sono pochi e così la gente si arrangia… forse troppo.
Il punto è che molti, senza malizia, pensano che basti poco e mettersi il cuore in pace. Del resto, se non c’è un cartello di divieto, che male può esserci? Ma questo modo di ragionare, che finora ha accompagnato la vita di migliaia di persone, potrebbe non essere più così innocuo. Anzi, da adesso può costare parecchio.
Negli ultimi mesi, alcuni Comuni hanno iniziato a tirare fuori i denti. Con la scusa del “decoro urbano” – che è un concetto un po’ vago, diciamolo – si moltiplicano i casi di multe per chi parcheggia in modo “creativo”. Non basta più che il mezzo non dia fastidio: serve il posto giusto, e se non c’è, problemi tuoi. Alcune situazioni sembrano quasi assurde, ma stanno diventando la norma.
Il guaio è che nessuno ti avvisa. Non ci sono campagne informative, né segnali chiari. E così capita di trovarsi una sanzione salatissima per qualcosa che ieri facevi tranquillamente. Il tutto, tra l’altro, in un momento in cui tutti spingono per un trasporto diverso.
Una multa che fa riflettere
La parte peggiore? La cifra. Si parla di una multa che può arrivare a 800 euro. Non è uno scherzo, è scritto nero su bianco nella sentenza. Tutto questo rientra nei nuovi aggiornamenti del Codice della Strada, introdotti a dicembre 2024 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’intento era quello di mettere un po’ d’ordine, ma il risultato è stato… come dire, pesante.
E ora cosa succede? Beh, molti potrebbero ripensarci prima di prendere questo mezzo. Perché se poi devi impazzire a trovare un posto dove lasciarla (e se sbagli ti becchi pure una mazzata), forse tanto vale prendere altro. Senza spazi dedicati e regole chiare, questa svolta rischia di tornare indietro.

La questione che ha spiazzato tanti cittadini
Come riporta ReportMotori.it, il Consiglio di Stato – che, sì, ha l’ultima parola – ha deciso che legare la bici a un palo della luce non si può fare. Tutto nasce da un caso a Cagliari: un cittadino si era visto recapitare una multa per aver legato la bici in un punto che sembrava perfettamente ragionevole. Ma invece no.
La motivazione? Il palo, anche se non dava fastidio a nessuno, non è un parcheggio autorizzato. Vale per pali, panchine, ringhiere, insomma qualsiasi oggetto urbano. Il rischio è che si rovini l’arredo cittadino (così dicono) o che comunque si crei disordine. Questa decisione ha scatenato un bel po’ di polemiche.
