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Jennifer Lopez al limite | Ha pensato di più all’estetica che alla sicurezza: la sua vita si sta sgretolando

Jennifer Lopez (Today - youtube screenshot) - www.buildingcue.it

Jennifer Lopez (Today - youtube screenshot) - www.buildingcue.it

Quando l’apparenza abbaglia più della realtà che si sgretola sotto i piedi: un caso che coinvolge Jennifer Lopez.

A volte, basta alzare gli occhi verso il cielo per restare a bocca aperta. A New York succede spesso, soprattutto quando ti trovi davanti a quei grattacieli altissimi che sembrano non finire mai. Sono icone, simboli di potere, lusso e ambizione portata all’estremo. Ma dietro la facciata – in tutti i sensi – le cose non sono sempre come sembrano. Anzi, certe storie iniziano proprio quando i riflettori iniziano a spegnersi.

Ci sono edifici pensati per stupire, per farsi notare. E in effetti, certi progetti sembrano quasi sfidare la logica. Altissimi, strettissimi, sottilissimi – praticamente delle sculture verticali. Ma quanto può essere sottile il confine tra genialità e incoscienza? Tra un capolavoro di design e un azzardo strutturale? Forse, più sottile di quanto immaginiamo.

Diciamocelo: quando si parla di archistar e progetti milionari, si pensa subito a qualcosa di perfetto, inattaccabile. Però, la realtà tecnica a volte prende il sopravvento. E lo fa in silenzio, lentamente. Ci sono scelte che col tempo presentano il conto, e non è sempre un conto che si può pagare in tranquillità.

Soprattutto quando in gioco ci sono persone famose, soldi a palate e, vabbè, anche un po’ di ego qua e là. L’immagine pubblica, il prestigio, il “guardate dove vivo io”, tutto questo può improvvisamente perdere valore quando cominciano a comparire crepe – vere, visibili – e non solo metaforiche.

L’eleganza non basta

Come riporta il New York Times, e ripreso da Leggo, il super grattacielo 432 Park Avenue, costruito nel 2016, sta dando segnali preoccupanti. Non parliamo di piccoli problemi, ma di crepe, cedimenti, calcestruzzo mancante e rumori sinistri che, messi insieme, tracciano un quadro abbastanza inquietante. Pare che vento, pioggia e scelte troppo “stilose” abbiano portato il progetto a un punto di rottura.

I nomi dietro questa opera titanica? Harry Macklowe e l’architetto Rafael Viñoly, che avrebbero – secondo gli esperti – privilegiato l’estetica alla funzionalità, e ora la struttura mostra tutti i suoi limiti. È alta 426 metri, ma senza interventi profondi potrebbe diventare non solo inabitabile, ma pure pericolosa per chi ci passa sotto. E no, non è un’iperbole.

Il grattacielo (the B1M - youtube screenshot) - www.buildingcue.it
Il grattacielo (the B1M – youtube screenshot) – www.buildingcue.it

Tra ascensori fermi e milioni che ballano

E poi ci sono gli inquilini. Non persone qualsiasi: tra i primissimi nomi c’è Jennifer Lopez, insieme ad Alex Rodriguez e al magnate saudita Fawaz Alhokair. Appartamenti venduti per decine di milioni, con viste mozzafiato e interni da rivista. Ma oggi, quel paradiso verticale fa acqua da tutte le parti – letteralmente. Ascensori che si bloccano, infiltrazioni, oscillazioni che fanno venire il mal di mare e lavori fermi per colpa delle continue cause legali.

Le imprese assicurano che l’edificio è sicuro, certo, ma intanto i problemi aumentano. Il New York Times racconta una situazione sempre più complicata, con spese esorbitanti e interventi urgenti bloccati da beghe legali. E nel mezzo, personaggi come J.Lo, che si ritrova a fare i conti con un palazzo che – invece di elevarla – sembra tirarla giù, un pezzo alla volta.