Scoperto l’incantesimo per avere tutti ai tuoi piedi | Gli antichi romani lo usavano sempre: tutti si innamoreranno all’istante

Coppia innamorata (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it
Un antico rituale amoroso riemerge dal passato: gli antichi romani lo usavano per scatenare passione, desiderio e ossessione.
A quanto pare, quando si parla di magia d’amore, non c’è proprio niente di nuovo sotto il sole. Da sempre le persone cercano quel qualcosa in più per far colpo, per conquistare. Non basta il fascino o una bella chiacchierata: a volte, ieri come oggi, ci si affida a ciò che sfugge alla logica.
Qualcosa che sta tra il mistero e il desiderio, tra la speranza e la superstizione. L’amore non corrisposto, si sa, è una delle spine più pungenti da sopportare. E allora che si fa? C’è chi scrive canzoni, chi si butta su messaggi disperati, e chi – specie in tempi antichi – si rivolgeva a riti e incantesimi.
Un modo per afferrare ciò che sembrava sfuggire, per dare una forma a un sentimento caotico. In fondo, voler sentirsi amati è uno dei desideri più universali che ci siano. A volte bastava un oggetto, un simbolo, un pezzo di carta.
Amuleti, statuette, papiri scritti a mano: tutto poteva diventare uno strumento magico, se usato nel modo giusto. Non era solo una questione spirituale o religiosa, no… era proprio un bisogno. Una specie di bussola emotiva, che aiutava a orientarsi tra le incertezze della vita quotidiana.
Un rituale particolare
E poi, diciamolo, anche i sentimenti possono diventare un gioco di potere. Non si cercava solo l’amore: si voleva il controllo. Si desiderava essere ricordati, desiderati, ossessionati. E così, tra formule bisbigliate e gesti ripetuti con precisione, la magia prendeva il posto delle parole non dette, trasformandosi in un’arma invisibile, ma potentissima.
C’è un documento, poco conosciuto ma davvero affascinante, che racconta tutto questo nei minimi dettagli, come riporta Storica National Geographic. Si tratta del Grande papiro magico di Parigi, conservato oggi alla Bibliothèque nationale de France. Dentro ci sono istruzioni precise per un rituale amoroso che – beh – ha dell’incredibile. Una sorta di “voodoo” ante litteram, dove il confine tra fede e ossessione è davvero sottile.
Un incantesimo pensato per scatenare ossessione amorosa
Nel papiro viene spiegato come creare due statuette, una femminile e una maschile. Su ciascuna andavano scritte formule, poi si infilavano tredici aghi in punti specifici del corpo (sì, proprio tredici). Ogni volta che si colpiva una parte, si recitava una frase tipo: «Ti trafiggo il cervello… ti trafiggo gli occhi…» – ehm, ok, inquietante – «…affinché tu non ricordi nessun altro che me». L’obiettivo era chiaro: far nascere una dipendenza emotiva totale.
Quello che colpisce di più, però, è l’intento. Non si trattava di una semplice richiesta d’amore, ma di un vero e proprio piano per entrare nella mente dell’altro, cambiarne i pensieri, le emozioni. Era una forma di manipolazione vera e propria. Ogni gesto aveva un peso, ogni parola doveva essere pronunciata con convinzione. Era una coreografia emotiva, studiata per provocare reazioni forti.