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Non parcheggiare qui se non vuoi avere rogne | La multa è il male minore: bastano dieci minuti e scatta l’arresto

Parcheggio arresto

Ti arrestano (canva.com) - www.buildingcue.it

Parcheggiare qui: è lecito? Cosa stabilisce la legge, i rischi di multe e come preservare il diritto d’accesso alle strade. 

Ne abbiamo parlato spesso qui su Buildingcue: la ricerca di posti auto disponibili nelle città è diventata una sfida che testa seriamente la tolleranza degli autisti.

Pur di trovare un posto libero, alcuni automobilisti considerano l’idea di parcheggiare davanti ad alcuni punti, in particolare quando non sono ben evidenti ed indicati.

La situazione di cui tratteremo, col contributo di Diritto.net, genera non pochi dubbi e domande, alimentando un dibattito che coinvolge sia i guidatori che gli altri cittadini.

In questo contesto, la legislazione gioca come sempre un ruolo nel chiarire diritti e responsabilità di entrambi. È fondamentale conoscere le regole che regolano gli spazi per evitare multe e addirittura l’arresto.

La questione del parcheggio

Parcheggiare di fronte a un accesso privato, specialmente quando non c’è alcuna segnalazione ufficiale, è una pratica diffusa che suscita spesso confusione tra gli automobilisti. Qual è la reale posizione della legge su questo punto? Secondo quanto specificato da Diritto.net, in base al Codice della Strada, è vietato sostare davanti a un accesso privato solo se è presente un cartello ufficiale di passo carrabile, fornito dal Comune e dotato di autorizzazione.

Questa norma è stata introdotta per tutelare sempre il diritto di accesso alle proprietà private. Il principio alla base di questa regolamentazione è il seguente: il cartello è l’unico chiaro indicatore legale che specifica chiaramente che una certa parte della strada è riservata al passaggio dei veicoli diretti a una abitazione privata.

Proprietà privata
Deve esserci intenzionalità (canva.com) – www.buildingcue.it

Conseguenze e chiarezza

Segnali realizzati a mano o comprati nei negozi, contenenti frasi come “Divieto di parcheggio, passo carrabile” o “Accesso sempre attivo”, purtroppo non hanno valore legale; tuttavia, chi lascia la macchina davanti a un cancello con tali cartelli non commette alcuna infrazione punibile. Al contrario, chi espone segnali non autorizzati corre il pericolo di incorrere in sanzione per aver occupato ingiustamente un’area pubblica senza autorizzazioni. L’uso improprio della segnaletica stradale può così configurare un illecito, come evidenziato da Diritto.net.

Tuttavia, la possibilità di parcheggiare davanti a un cancello senza passo carrabile non viene senza conseguenze: un veicolo lasciato a lungo può compromettere il diritto di accesso a proprietà privata, aprendo la strada a problematiche civili e penali. La Corte di Cassazione, tramite la sentenza n. 40482/2018, ha stabilito che bloccare l’ingresso a un’abitazione per un lungo periodo configura il reato di violenza privata (art. 610 del Codice penale). Ostacolare intenzionalmente l’entrata o l’uscita da una proprietà, anche in mancanza di passo carrabile, può costituire un reato, soprattutto se l’azione è ripetuta o motivata da intenti di ostruzione.