Piramidi, svelati i risultati del nuovo studio | Incredibile come sono state costruite: hanno usato una tecnologia sconosciuta a quei tempi

Il trionfo delle piramidi lascia senza parole chi visita questi luoghi. Quali sono le ultime novità che emergono dagli studi? (Pexels Foto) - buildingcue.it
Il trionfo delle piramidi lascia senza parole chi visita questi luoghi. Quali sono le ultime novità che emergono dagli studi?
Le piramidi sono le strutture più note dell’antichità. Costruite come tombe monumentali per i faraoni, sono il cuore dell’architettura egizia. La Piramide di Cheope, a Giza, è la più grande e antica delle tre principali, ed è considerata una delle sette meraviglie del mondo antico.
La forma piramidale aveva un significato simbolico profondo: rappresentava la scala verso il cielo e l’unione tra terra e divinità. Le piramidi erano orientate con precisione astronomica, allineate con le stelle, a dimostrazione della conoscenza avanzata degli antichi egizi in campo scientifico e religioso.
La costruzione delle piramidi richiese migliaia di lavoratori, ingegneri e artigiani. Contrariamente al mito degli schiavi, molti studi indicano che gli operai erano ben nutriti e organizzati in squadre specializzate. Le tecniche di sollevamento e trasporto dei blocchi di pietra restano ancora oggi oggetto di studio.
Oltre all’Egitto, anche altre civiltà hanno costruito piramidi: i Maya e gli Aztechi in Mesoamerica le usavano come templi religiosi. Le strutture dimostrano come la forma piramidale ha avuto un ruolo universale nella storia dell’umanità, legata al culto, al potere e alla cosmologia.
Le piramidi in Egitto
Le piramidi egizie non erano semplici tombe, ma complessi funerari. Oltre alla struttura principale, includevano templi, magazzini e vie processionali. La Piramide di Cheope, alta originariamente circa 146 metri, è composta da oltre due milioni di blocchi di pietra. La sua costruzione risale al 2600 a.C.
Il progetto architettonico si riferisce a credenze religiose profonde: il faraone, considerato figlio del dio Ra, doveva ascendere al cielo dopo la morte. Le camere interne, i cunicoli e le gallerie sono ancora oggi oggetto di esplorazione e rivelano dettagli sorprendenti. Cosa dice l’ultima teoria?
La teoria
Secondo NonSoloFesta, una nuova teoria sulla costruzione delle piramidi egizie sta attirando l’attenzione di studiosi e appassionati. La ricerca suggerisce che le piramidi potrebbero essere state realizzate con l’ausilio di una tecnologia molto avanzata, non compatibile con le conoscenze attribuite all’A>ntico Egitto. Gli esperti citati ipotizzano l’uso di strumenti di precisione, tecniche di levitazione o metodi di taglio della pietra che superano le capacità meccaniche dell’epoca.
Alcuni dettagli architettonici, come l’allineamento perfetto con i punti cardinali e la disposizione delle camere interne, sembrano troppo sofisticati per essere frutto di semplici strumenti manuali. La teoria non nega il ruolo degli egizi, ma propone che abbiano ricevuto conoscenze da una civiltà precedente o da fonti ancora sconosciute. L’idea di una tecnologia perduta o di un sapere dimenticato apre scenari affascinanti, anche se controversi. Gli studiosi più tradizionalisti restano scettici, ma il dibattito è aperto.