Le prelibatezze della Campania messe al bando dal Ministero | Queste sono tutte contaminate: il rischio è altissimo

Cibo e pericoli (Pixabay foto) - www.buildingcue.it
Questi prodotti finiscono sotto osservazione: scatta il richiamo precauzionale per rischio contaminazione.
Quando si pensa a certi prodotti, è impossibile non farsi venire l’acquolina in bocca. I sapori, quelli autentici, sono un pezzo d’identità che finisce nel piatto. Ogni barattolo racconta una storia di tradizione e fatica, di ricette tramandate e mani esperte.
Ma a volte, anche le cose più familiari possono nascondere qualche… sorpresa. E no, non sempre è una bella sorpresa. La fiducia tra chi produce e chi compra è una cosa delicata. Un patto non scritto che si basa su una parola chiave: trasparenza.
Questi prodotti sono praticamente un must nella cucina italiana. Veloci, buone, comode. Ma anche loro, come tutto quello che passa dall’industria, hanno bisogno di controlli meticolosi. Perché pure una cosa semplice, se qualcosa va storto nel processo, può diventare un rischio.
E lì non c’è tradizione che tenga. In effetti negli ultimi tempi si sono viste parecchie allerte, segnalazioni, ritiri dal mercato. Non è più raro, anzi. È quasi diventato… normale? No, normale no — però frequente sì. E ogni volta che succede, la gente si preoccupa, e pure tanto.
Una situazione che si ripete
Perché quando toccano certi prodotti simbolo, quelli che trovi nella dispensa da sempre, è come se toccassero un po’ anche noi. E adesso? Adesso è successo di nuovo. Questa nuova segnalazione arriva solo pochi giorni dopo un richiamo simile, avvenuto a fine agosto ma pubblicato online dal Ministero il 4 settembre.
Stavolta, stesso copione: il provvedimento è datato 6 settembre, ma la comunicazione è arrivata con un ritardo di circa una settimana. Nessuna foto dei prodotti e intanto la gente magari li ha già consumati. O li ha ancora in dispensa, senza sapere nulla. Chi avesse acquistato uno dei prodotti indicati può riportarlo al punto vendita.
I prodotti richiamati
Come riporta Il Fatto Alimentare, il Ministero della Salute ha segnalato un richiamo precauzionale per alcune conserve vegetali sott’olio a marchio Vittoria, a causa di una sospetta contaminazione microbiologica, non meglio precisata. I prodotti coinvolti sono tre: friarielli alla napoletana, melanzane alla brace e scarole in olio, tutti confezionati in vasi di vetro da 1 kg. Nello specifico, i friarielli appartengono ai lotti n. 310125 (TMC 31/01/2028), 060325 (06/03/2028), 150225 (15/02/2028), 130225 (13/02/2028), 280325 (28/03/2028), 160525 (16/05/2028), 050625 (05/06/2028), 110725 (11/07/2028) e 040825 (04/08/2028). Le melanzane sono dei lotti 130325 (TMC 13/03/2028) e 150525 (13/05/2028), mentre le scarole corrispondono al lotto 140225 con TMC 14/02/2028.
Le conserve sono state prodotte da Terra Mia di Amura Stefano per la Ciro Velleca Srl, nello stabilimento di via Cangiani 16, a Scafati, in provincia di Salerno (C.C.I.A.A 467438). L’azienda era già stata coinvolta in passato in un focolaio di botulino a Diamante, in Calabria, che aveva portato al richiamo di conserve simili vendute con i marchi Terra Mia, Vittoria e Bel Sapore. In quell’occasione erano stati ritirati alcuni lotti di friarielli, sempre per motivi di sicurezza.