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Condizionatore, ogni volta che lo accendi devi risarcire il tuo vicino | È il Codice Civile a stabilirlo: non ti bastano i soldi che hai sul conto

Illustrazione di un risarcimento (Canva FOTO) - buildingcue.it

Illustrazione di un risarcimento (Canva FOTO) - buildingcue.it

Vivere in un condominio significa anche rispettare certe regole, come quella legata al climatizzatore. Sarà difficile non accenderlo!

I condizionatori sono diventati un elemento quasi indispensabile nelle case e nei condomìni, soprattutto durante le estati sempre più calde. Questi apparecchi raffrescano gli ambienti, regolano l’umidità e migliorano il comfort, offrendo un sollievo immediato.

Esistono diversi modelli: split a parete, portatili, multisplit per più stanze e impianti centralizzati. La scelta dipende da spazi, costi e necessità di raffrescamento. 

Dal punto di vista energetico, i condizionatori moderni sono più efficienti rispetto al passato, grazie a tecnologie inverter e gas refrigeranti meno impattanti. Tuttavia, l’uso prolungato incide comunque sulla bolletta e sull’ambiente.

Nei condomìni entrano in gioco anche le regole di convivenza. Spesso servono autorizzazioni per installare unità esterne, per ragioni estetiche e di sicurezza.

Una situazione particolare

Pochi pensano a quanta aria calda generi il motore di un condizionatore finché non ci si trova a subirla direttamente. Può capitare che l’unità esterna di un vicino sia posizionata male e scarichi il calore proprio verso una finestra o un balcone altrui, trasformando una serata fresca in un piccolo forno. A volte, oltre al fastidio termico, si aggiunge il rumore costante della ventola, che col tempo diventa quasi un ronzio fisso. 

Quello che sembra un semplice disagio, in realtà, ha un fondamento giuridico. La legge prevede che ogni proprietà debba essere rispettata nei suoi limiti di vivibilità. Non si tratta solo di cortesia, ma di regole precise che fissano il confine tra uso personale e diritti degli altri. Proprio qui entra in gioco una norma poco conosciuta, ma molto utile quando il dialogo non basta.

Illustrazione di un climatizzatore acceso (Canva FOTO) - buildingcue.it
Illustrazione di un climatizzatore acceso durante l’estate (Canva FOTO) – buildingcue.it

Cosa dice la legge in merito

Come riportato da Idea Building, l’articolo 844 del Codice Civile vieta infatti le cosiddette immissioni oltre la normale tollerabilità, che includono calore, fumi e rumori. Se un condizionatore spara aria bollente o crea disturbo continuo, il proprietario della casa che subisce il problema può chiedere un intervento.

Il primo passo resta sempre una soluzione amichevole: parlare con il vicino e coinvolgere, se presente, l’amministratore condominiale, che spesso conosce eventuali regolamenti interni sulle installazioni. Se il tentativo fallisce, la legge offre altri strumenti. Si può attivare una mediazione obbligatoria, e solo in seguito rivolgersi a un giudice, chiedendo non solo lo spostamento o la rimozione dell’unità esterna, ma anche un risarcimento per i danni subiti.