Acqua in bottiglia, è ALLARME SICUREZZA | I rischi per la salute sono enormi: ti avveleni ogni giorno

Illustrazione di una bottiglietta d'acqua (Canva FOTO) - buildingcue.it
L’acqua in bottiglia è un’alleata formidabile, eppure può creare anche qualche problema. I rischi possono essere molteplici.
L’acqua in bottiglia è uno dei prodotti più diffusi al mondo e accompagna la vita quotidiana di milioni di persone. Nasce da sorgenti controllate o da acque potabili trattate, ed è confezionata per garantire sicurezza e gusto costante.
Esistono diverse tipologie: naturale, frizzante, oligominerale o ricca di sali. Ogni varietà ha caratteristiche specifiche legate a minerali come calcio, magnesio o sodio, che ne influenzano sapore e benefici.
Il tema ambientale resta però cruciale. La produzione e il trasporto delle bottiglie in plastica implicano consumi di energia e creano rifiuti che non sempre vengono riciclati. Negli ultimi anni sono aumentate le alternative, dalle bottiglie in vetro a quelle in plastica riciclata.
Molti studi ricordano che, dove l’acqua del rubinetto è sicura, non c’è differenza sostanziale per la salute. La scelta tra bottiglia e rubinetto diventa quindi una questione di gusto, comodità e attenzione all’impatto ambientale.
Una situazione particolare
Quando si parla di acqua in bottiglia, la mente corre subito a un gesto quotidiano: afferrarla al volo e infilarla nello zaino o, più spesso, lasciarla nel portabicchieri dell’auto. È un’abitudine che sembra innocua, quasi scontata. Eppure, dietro quella bottiglia trasparente si nasconde un pericolo che molti ignorano. Il problema non è tanto l’acqua in sé, ma quello che succede quando rimane esposta al calore per ore, magari sotto il sole estivo che trasforma l’abitacolo in un piccolo forno.
Il rischio maggiore si manifesta proprio in queste condizioni estreme. Le temperature in un’auto parcheggiata al sole possono toccare i 60 o 70 gradi, livelli che vanno ben oltre ciò per cui è progettata la plastica alimentare. E lì comincia la trasformazione silenziosa: la bottiglia si deforma appena, ma al suo interno avviene qualcosa che può compromettere sia il gusto sia la sicurezza dell’acqua che si beve.
Cosa accade esattamente?
Secondo quanto riportato da Fashionblog, il calore eccessivo accelera il rilascio di sostanze chimiche e microplastiche dalla plastica in PET, che non è fatta per resistere a temperature così alte. Oltre a questo, si crea un ambiente ideale per la crescita di batteri: dopo l’apertura della bottiglia, anche piccole tracce di saliva o umidità diventano terreno fertile.
Il risultato? Un’acqua dal sapore alterato e che, nei casi peggiori, favorisce disturbi intestinali come la gastroenterite. Gli esperti consigliano quindi di non lasciare mai le bottiglie al sole e, se possibile, di passare a contenitori riutilizzabili in acciaio inox, che mantengono la freschezza e non rilasciano nulla. Se proprio non si ha scelta, meglio cercare un’alternativa piuttosto che bere da una bottiglia rimasta ore a scaldarsi.