Auto, attenzione massima alla targa | Se anche la tua è così, cambiala subito: rischio 7953€ di multa

Illustrazione di qualche targa (Canva FOTO) - buildingcue.it
La targa è un elemento importantissimo, eppure in certe situazioni possono scattare alcune multe è in questa maniera.
Le targhe delle auto sono molto più di un semplice pezzo di metallo: sono la carta d’identità del veicolo. Ogni targa è unica e permette di riconoscere subito un mezzo, sia per motivi legali che per esigenze pratiche, come i controlli stradali.
Nel corso del tempo i sistemi di numerazione e combinazione di lettere sono cambiati. In Italia, ad esempio, fino agli anni ’90 si usavano sigle provinciali (come MI per Milano o RM per Roma) seguite da numeri. Oggi non è più così!
L’attuale targa italiana si compone di due lettere iniziali, tre numeri centrali e altre due lettere finali. Un esempio tipico è AB 123 CD. Questo schema permette milioni di combinazioni, garantendo un ampio margine prima di dover pensare a un nuovo sistema.
Infine, non mancano gli elementi grafici: la banda blu laterale con la sigla dello Stato (I per Italia) e quella con l’adesivo della provincia. Dettagli che uniscono la funzione pratica a quella estetica, ricordandoci che dietro ogni auto c’è sempre una storia e un’identità ben precisa.
Una targa che “parla da sola”
A volte si guarda l’auto con distrazione, magari solo per controllare se è parcheggiata bene o se la carrozzeria ha preso qualche graffio. Eppure c’è un dettaglio che, senza far rumore, dice molto più di qualunque accessorio: la targa. Non è un semplice rettangolo di metallo appeso sul retro e davanti, ma la chiave che consente di identificare ogni veicolo.
Il Codice della Strada la considera un elemento fondamentale, non tanto per mettere in difficoltà i conducenti, quanto per garantire ordine e sicurezza. Dopotutto, senza un sistema di riconoscimento univoco, sarebbe quasi impossibile risalire a un mezzo in caso di infrazioni o incidenti.
Quando può diventare un problema
Come riportato da Report Motori, la questione si fa più delicata quando quella sequenza di lettere e numeri non è più leggibile. Basta pensare a un viaggio su strade di campagna, con polvere e fango che si accumulano in fretta. Può sembrare una banalità, e invece no: se la targa è sporca al punto da impedire il riconoscimento, si rischia una sanzione. In questi casi, quando la causa è involontaria e legata al normale utilizzo del veicolo, la multa va da 42 a 173 euro.
Molto diverso è il discorso quando la scarsa visibilità non è frutto del caso ma di una scelta. Qui entra in gioco la manomissione volontaria: c’è chi prova a coprire le cifre con adesivi, con sporco appositamente accumulato o addirittura con sistemi più ingegnosi. In situazioni del genere non si parla più di una semplice infrazione, ma di un reato vero e proprio. Le sanzioni diventano pesanti: da 1.988 fino a 7.953 euro. Una cifra che non lascia spazio a leggerezze, perché alterare la targa equivale a falsificare l’identità del veicolo.