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Basilicata, qui il Conte Dracula ci ha lasciato una figlia | La tomba di trova proprio qui, su un Tempio dedicato a Ercole

Illustrazione del Conte Dracula (Canva FOTO) - buildingcue.it

Illustrazione del Conte Dracula (Canva FOTO) - buildingcue.it

In Basilicata esiste un posto molto particolare, legato alla figura di Dracula. E’ stata trovata la sua tomba, nei pressi di un tempio.

Ogni volta che viene trovata una tomba antica, si apre una finestra sul passato. Non è solo un ritrovamento materiale, ma un tassello che aggiunge nuove storie alla memoria collettiva.

Queste sepolture raccontano molto più di quanto sembri: rivelano abitudini, riti, credenze e persino rapporti sociali delle comunità che le hanno costruite.

A volte i reperti sono ricchissimi, con gioielli e oggetti di pregio; altre volte sono semplici, ma non per questo meno significativi. Ogni dettaglio diventa un indizio da decifrare.

E così, da uno scavo inaspettato, emergono frammenti di vita di chi non c’è più, ricordandoci quanto sia fragile ma anche duratura la traccia che l’uomo lascia dietro di sé.

Un borgo sospeso nel tempo

In Basilicata c’è un paesino che sembra uscito da una cartolina medievale: Acerenza. Siamo in provincia di Potenza, su un colle che regala una vista ampia e spettacolare sulla valle circostante. Non a caso viene chiamata “la Città-Cattedrale”, perché al centro del borgo spicca una chiesa monumentale dedicata a Santa Maria Assunta e San Canio. Le sue origini risalgono addirittura all’XI secolo, e già questo fa intuire quanto sia carico di storia il luogo.

Passeggiando tra i vicoli stretti, le pietre raccontano epoche diverse: dai Longobardi ai Normanni, fino ai giorni nostri. La cattedrale, però, cattura ogni sguardo. Non è solo un edificio religioso, ma una vera protagonista del borgo, con la sua facciata solida e imponente. Guardandola, viene quasi naturale immaginare cavalieri e pellegrini che si fermavano sotto quelle navate in cerca di protezione.

Illustrazione di un vicolo di Acerenza (Canva FOTO) - buildingcue.it
Illustrazione di un vicolo di Acerenza (Canva FOTO) – buildingcue.it

Simboli misteriosi e una leggenda oscura

Come riportato da Turisti per Caso, la parte più intrigante, però, è legata a una storia che mescola cronaca e mito. Secondo la tradizione, nella cattedrale sarebbe sepolta Maria Balsa, che le cronache locali identificano come figlia di Vlad III, il famigerato Conte Dracula. Sposò Giacomo Alfonso Ferrillo, conte di Acerenza, e da allora il borgo custodirebbe un legame inatteso con la leggenda del principe valacco. 

C’è anche chi sostiene che la cripta della cattedrale nasconda messaggi simbolici, una sorta di codice segreto scolpito nella pietra e mai davvero decifrato. Non è facile separare i fatti dalla fantasia, ma è proprio questa ambiguità che rende Acerenza così magnetica. Visitandola, resta negli occhi non solo la bellezza del borgo, ma anche la sensazione di trovarsi davanti a una storia sospesa tra fede, mistero e leggenda.