TARI, via agli sconti | Non serve altro che l’ISEE: sotto questa soglia scatta in automatico

Esenti così (canva.com) - www.buildingcue.it
A partire dal 2026, previsti sconti sulla TARI per le persone con questo ISEE: di seguito soglie, modalità e normative pertinenti.
La Tassa sui Rifiuti (TARI) costituisce un obbligo costante per le famiglie e le aziende, volto a finanziare le spese relative al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. In un altro approfondimento sull’argomento da noi curato, avevamo parlato anche della CIS, ovvero la certificazione di inagibilità strutturale.
Nello specifico, la legislazione attuale stabilisce che la TARI deve essere pagata solo se l’immobile è potenzialmente capace di generare rifiuti urbani, a prescindere dalla sua occupazione reale. Ciò vale anche per proprietà immobiliari non occupate o prive di mobili.
L’unica circostanza che permette di non effettuare il pagamento è la CIS, ovvero un documento tecnico che comprova un deterioramento insorto che non può essere risolto tramite interventi ordinari o straordinari, oppure la perdita dell’utilità dell’immobile.
Tuttavia, rimanendo in un ambito più generico per la TARI, per le famiglie con redditi specifici, il legislatore ha stabilito misure per abbattere l’importo, in conformità con i principi di equità e proporzionalità nel sistema fiscale. Queste facilitazioni, determinate secondo l’ISEE, vengono applicate direttamente sulla bolletta, senza necessità di procedure complicate, purché si rientri nei limiti stabiliti dal regolamento del comune.
Uno sconto per loro
Come sottolineato dal portale La Casa Madre, a partire dal 2026 alcuni Comuni italiani hanno implementato sconti automatici sulla TARI per le famiglie il cui ISEE è inferiore a una certa soglia, di solito stabilita tra i 9. 000 e i 10. 000 euro all’anno, variabile a seconda delle delibere locali. Il sistema stabilisce che, quando viene ottenuto l’ISEE aggiornato, l’ufficio tributi del comune applicherà la riduzione in modo diretto, esentando il contribuente dall’obbligo di fare ulteriori domande.
Le agevolazioni possono presentarsi in diverse modalità: diminuzione percentuale dell’importo, esenzione parziale o totale, o ancora, possibilità di pagamento rateale agevolato. La regolamentazione pertinente si basa sul Decreto Legislativo 507/1993 e le sue modifiche successive, concedendo ai Comuni ampie libertà nell’organizzazione delle modalità.
Come ottenerlo
Per ottenere lo sconto, è essenziale consegnare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) rispettando le scadenze stabilite, cosicché si possa elaborare l’ISEE e inviarlo automaticamente agli enti locali. Senza questo documento, anche le persone che hanno un reddito conforme ai requisiti possono non ricevere l’agevolazione.
In conclusione, lo strumento ha l’obiettivo di assicurare un equilibrio tra la sostenibilità del servizio e la protezione delle categorie più vulnerabili della popolazione, minimizzando l’effetto economico di una tassa che, sebbene indispensabile, influisce considerevolmente sui budget delle famiglie.