Home » Trending News » Smartphone alla guida, ora non ti guardano più le Forze dell’Ordine | Ci sono tanti occhi meccanici sulle strade: queste telecamere saranno la tua rovina

Smartphone alla guida, ora non ti guardano più le Forze dell’Ordine | Ci sono tanti occhi meccanici sulle strade: queste telecamere saranno la tua rovina

Smartphone e guida (Pexels foto) - www.buildingcue.it

Smartphone e guida (Pexels foto) - www.buildingcue.it

Smartphone alla guida: ora a controllarti non sono più solo gli agenti, ma occhi digitali che non sbagliano.

Ormai è sempre più evidente: la tecnologia non si limita a semplificare la vita, ma in certi casi ci osserva. E sì, lo fa anche quando meno ce lo aspettiamo. Le strade italiane, per dire, stanno diventando dei veri e propri laboratori a cielo aperto, pieni di strumenti avanzati che registrano ogni minimo comportamento. E no, non parliamo solo degli autovelox classici. Qui si va oltre, molto oltre.

Il problema dell’uso del telefono mentre si guida è noto da tempo, certo, ma ultimamente se ne torna a parlare con una certa urgenza. Forse perché i numeri fanno davvero paura. Basta un secondo di distrazione, una notifica, un messaggio veloce, e succede l’irreparabile. La questione è: come si può intervenire in modo efficace, se le pattuglie non possono essere ovunque?

La risposta, a quanto pare, è affidarsi a sistemi intelligenti che fanno il lavoro sporco. Occhi elettronici che non dormono mai, collegati a software capaci di distinguere tra chi rispetta le regole e chi, invece, si comporta in modo pericoloso. E lo fanno in modo selettivo, evitando sprechi di tempo e risorse. Non è solo una questione di multe: l’obiettivo dichiarato è cambiare le abitudini.

Certo, non mancano le polemiche. C’è chi li vede come strumenti invasivi, chi come un deterrente necessario. In ogni caso, non serve più un agente per capire se stai guardando il telefono mentre guidi: basta una videocamera ben piazzata. E magari nemmeno te ne accorgi finché non ti arriva il verbale.

Un nuovo sguardo invisibile

Agliana, piccolo comune in provincia di Pistoia, ha deciso di fare sul serio. Dove prima c’era un vecchio autovelox, ora c’è un sistema super tecnologico chiamato Mobile Phone & Seat Belt Detection. Due telecamere, flash a infrarossi e un cervellone digitale capace di riconoscere al volo se hai la cintura allacciata o stai smanettando con il cellulare. Il tutto, ovviamente, funziona anche al buio e sotto la pioggia.

Ma – e qui è importante – le multe non partono da sole. Il materiale viene prima controllato dagli agenti della Municipale, che decidono caso per caso se c’è stata davvero una violazione. Solo allora scatta la sanzione. Con il nuovo Codice della Strada, se ti beccano al telefono, rischi fino a 1.000 euro di multa e la sospensione della patente. Non proprio una passeggiata. Ma non finisce qui.

Il temuto Cerbero (Radio Roma - youtube screenshot) - www.buildinguce.it
Il temuto Cerbero (Radio Roma – youtube screenshot) – www.buildinguce.it

Quando la tecnologia decide

A Verona si sono spinti oltre, installando un dispositivo che sembra uscito da un film di spionaggio: si chiama Cerbero, e no, non è solo un nome suggestivo. Ha due lenti fisheye, modem, GPS e un bel po’ di intelligenza. Rileva se usi il cellulare, se non hai la cintura, ma anche se giri con un’auto rubata o non assicurata. Un tuttofare della sorveglianza urbana, insomma.

L’idea, secondo quanto spiegato su Geopop, non è punire a prescindere, ma prevenire. Queste tecnologie liberano gli agenti da controlli inutili e permettono di agire con più precisione. E non si fermano al cellulare: riescono anche a verificare se la cintura è allacciata, dettaglio tutt’altro che secondario. A quanto pare, potrebbe salvarti la vita.