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Tisane, effetti indesiderati maggiori dei benefici | Se hai queste in casa non usarle: il Ministero le ha appena vietate

Donna con mal di pancia

Tisane, non sempre fanno bene, ecco gli effetti collaterali (Freepik Foto) - www.buildingcue.it

Viviamo in un’epoca in cui la fiducia nei piccoli gesti quotidiani è spesso data per scontata.

Le abitudini consolidate, i rituali personali e i prodotti che rientrano nella nostra routine tendono a sembrare innocui, quasi invisibili nella loro apparente semplicità. Eppure, dietro ogni scelta — anche la più ordinaria — può celarsi una realtà ben più complessa di quanto immaginiamo.

Molte pratiche ritenute salutari si basano su convinzioni tramandate o su consigli informali, spesso senza un vero controllo sull’origine o la sicurezza di ciò che assumiamo. Il senso comune tende a rassicurarci: “Se è naturale, non può fare male”. Ma questo non sempre corrisponde alla verità. Anzi, proprio la parola “naturale” è talvolta usata con superficialità, al punto da diventare un paravento per prodotti tutt’altro che innocui.

Il legame tra benessere e consumo consapevole si fa quindi sempre più stretto. È fondamentale iniziare a guardare con occhi critici anche ciò che ci appare familiare, facendo attenzione alle etichette, alle origini e soprattutto alle fonti ufficiali che regolano la sicurezza alimentare. Solo così possiamo davvero tutelare la nostra salute senza cadere in trappole travestite da buone abitudini.

In un contesto di crescente attenzione alla qualità dei prodotti, emergono episodi che invitano a riflettere non solo sul contenuto delle nostre dispense, ma anche sul valore della prevenzione e dell’informazione.

Attenzione ai dettagli

Secondo un articolo pubblicato il 2 agosto 2025 sul sito cfpsanluigi.it, alcune preparazioni molto comuni nei supermercati sarebbero recentemente finite sotto la lente di ingrandimento del Ministero della Salute. Il portale riporta che determinati prodotti hanno suscitato preoccupazione a causa di effetti indesiderati segnalati da consumatori e da enti di controllo. Sebbene non vengano elencati i nomi precisi nella versione visibile online, l’allerta ha generato una reazione a catena di controlli e richiami nei principali punti vendita.

Il sito in questione afferma che il Ministero avrebbe addirittura disposto un divieto temporaneo di commercializzazione per alcune tipologie di prodotti, invitando i cittadini a verificarne la presenza in casa e a interromperne l’uso. Anche se non esiste, al momento, un riscontro ufficiale su salute.gov.it, questo tipo di comunicazioni non è nuovo: in passato, segnalazioni simili hanno portato al ritiro immediato di lotti contaminati o non conformi, come riportato anche da Il Fatto Alimentare in diversi casi documentati.

Giovane uomo con tisana e mal di pancia
Effetti collaterali delle tisane, cosa aspettarsi (Freepik Foto) – www.buildingcue.it

La differenza la fa la conoscenza

Molti dei rischi segnalati non derivano necessariamente da sostanze tossiche in senso stretto, ma piuttosto da interazioni impreviste, errata posologia, o dalla combinazione con farmaci che si assumono quotidianamente. Un esempio classico è l’iperico (o erba di San Giovanni), ritenuto un riequilibrante dell’umore ma noto per ridurre l’efficacia di medicinali fondamentali come anticoncezionali o anticoagulanti. Come riportato da Quotidiano Sanità, il problema maggiore nasce dal fatto che questi effetti non sono sempre noti al consumatore medio.

Inoltre, c’è un tema di variabilità naturale e standardizzazione: la concentrazione dei principi attivi in un’erba o in un infuso può variare enormemente da una partita all’altra, rendendo difficile prevederne gli effetti reali. Questo è uno dei motivi per cui alcuni preparati, pur venduti come innocui, possono avere conseguenze molto diverse da persona a persona. Come spiega Il Fatto Alimentare, anche la modalità di preparazione domestica può incidere in modo significativo, specialmente se si eccede nei tempi di infusione o nelle dosi consigliate.