Richiamo urgente per queste auto | Rischi di rimanerci carbonizzato: riportala indietro col carro attrezzi

Uomo disperato nel traffico (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it
Controlli urgenti su migliaia di veicoli recenti: il guasto può diventare pericoloso se ignorato, fai attenzione.
Negli ultimi tempi si sente parlare sempre più spesso di auto super tecnologiche, elettriche, ibride, tutte con mille funzionalità. Però, anche in questo scenario ultra moderno, capita che un problema del tutto meccanico faccia suonare un campanello d’allarme. E non parliamo di un malfunzionamento raro: stavolta il discorso riguarda vetture davvero diffuse, magari acquistate anche di recente.
Ecco, quando si parla di “richiamo tecnico”, subito si pensa a qualche difetto nascosto, magari all’elettronica. Ma stavolta la questione tocca qualcosa di molto più concreto. Il motore. O meglio, una sua parte ben precisa. Ed è curioso che riguardi un componente installato anche su modelli ibridi, quindi non esattamente “vecchia scuola”.
Alcuni segnali sono già arrivati da chi guida queste auto ogni giorno. Robe che uno all’inizio magari ignora, ma poi diventano difficili da trascurare. Anche perché ormai le auto ti parlano, letteralmente, e quando ti dicono che qualcosa non va, meglio ascoltarle.
Ora, non è che ogni piccolo difetto porti a conseguenze serie, però quando un produttore decide di fare un richiamo preventivo, vuol dire che i margini di rischio non sono proprio trascurabili. A volte è solo una questione di precauzione, però è sempre meglio togliersi il dubbio e far controllare tutto, specie se si tratta del motore.
Quando il motore nasconde un’insidia
La notizia è stata riportata anche da torinocronaca.it, che ha spiegato come il problema sia emerso in nove episodi ben documentati. Una quantità minima, certo, ma sufficiente – secondo le norme – a dover controllare ogni singolo esemplare con quel tipo di motore. La sicurezza prima di tutto, anche se l’inconveniente non si è ancora manifestato su larga scala.
I sintomi? Beh, se hai una di queste auto e senti odore di benzina, oppure la spia ti si accende senza motivo apparente, forse è meglio dare retta al messaggio. In officina ti sistemano tutto in poco tempo. Intanto, il gruppo Stellantis ha deciso di estendere il richiamo anche in Francia, dove le auto da controllare sarebbero più di 237mila.
Un problema ma da non sottovalutare
Pare che tutto sia partito da un dettaglio microscopico: una possibile perdita di carburante dal tubo che va dalla pompa al rail. Una parte interna del motore 1.2 PureTech EB2 Gen3, montato su diversi modelli del gruppo Stellantis. È bastato che gli ingegneri individuassero questo rischio (anche se in pochissimi casi reali) per far scattare il protocollo di richiamo.
E qui parliamo di numeri importanti. Solo in Italia, le auto coinvolte sono oltre 100mila, immatricolate nei primi sei mesi del 2025. C’è di tutto: dalla Fiat 600 alla Lancia Ypsilon, dalla Opel Corsa alla Peugeot 208. Tutte con motorizzazione 1.2 da 100 o 136 cavalli, sia benzina che ibride. In officina basta mezz’ora per sistemare tutto, tra viti e raccordi da stringere meglio.