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Ferragosto ricchissimo per i pensionati italiani | Dopo la quattordicesima di luglio arrivano gli arretrati: un pacco di soldi

Illustrazione di alcuni pensionati felici (Canva FOTO) - buildingcue.it

Illustrazione di alcuni pensionati felici (Canva FOTO) - buildingcue.it

Per i pensionati si prospetta un Ferragosto ricco, e non solo di soddisfazioni. Arrivano anche gli arretrati, dopo un po’ di tempo.

La quattordicesima è una somma aggiuntiva che viene corrisposta una volta l’anno a determinate categorie di pensionati. Non è prevista per tutti, ma solo per chi rientra in specifici requisiti legati al reddito e agli anni di contributi versati.

In genere, viene erogata nel mese di luglio insieme alla pensione mensile, e rappresenta un piccolo aiuto per affrontare le spese estive o per dare un po’ di respiro al bilancio familiare. Il suo importo varia in base alla situazione del singolo pensionato.

A beneficiarne sono soprattutto i pensionati con trattamenti bassi, al di sotto di certi limiti di reddito. Non si tratta quindi di un diritto automatico, ma di una misura pensata per sostenere chi ha più bisogno.

È importante sapere che la quattordicesima non vale per tutti i tipi di pensione: riguarda le pensioni da lavoro e non, ad esempio, quelle di invalidità civile o l’assegno sociale.

Un piccolo aiuto

C’è chi dice che ogni euro in più, soprattutto quando si è in pensione, fa sempre comodo. E in effetti, nelle prossime settimane, diversi pensionati potrebbero ritrovarsi con qualche spicciolo in più nel cedolino. Non si tratta di una nuova misura, né di un regalo, ma di una correzione. L’INPS ha infatti rivalutato le pensioni per tenere conto dell’inflazione effettiva, e ha rilevato una discrepanza rispetto a quanto inizialmente calcolato. Insomma, un conguaglio, diciamo così, che arriva con un po’ di ritardo. 

Come riportato da Trading, la faccenda riguarda tutti quelli che, da gennaio 2024, hanno ricevuto una pensione leggermente sottostimata. L’adeguamento provvisorio era stato fissato allo 0,8%, ma i dati ISTAT hanno poi mostrato un’inflazione più alta: lo 0,9%. Una differenza piccola, certo, quasi impercettibile mese per mese, ma che alla lunga fa una differenza. E ora bisogna rimettere tutto in pari. 

Illustrazione di due pensionati (Canva FOTO) - buildingcue.it
Illustrazione di due pensionati (Canva FOTO) – buildingcue.it

Arretrati in arrivo (per davvero)

Come riportato da Trading, le cifre sono modeste, ma il principio conta. Una pensione minima che da gennaio era di 603,40 euro, avrebbe dovuto essere invece di 604,61. Un euro e ventuno centesimi al mese in più, per nove mesi. Fanno circa 10 euro di arretrati. Simile il discorso per l’assegno sociale, che sarebbe dovuto salire da 538,69 a 539,77 euro. In pratica, chi rientra nei parametri riceverà una piccola somma aggiuntiva nei prossimi mesi, forse tra settembre e dicembre. Non è un bonus, ma il risultato di un calcolo corretto solo adesso. 

C’è però un dettaglio importante: l’INPS dovrebbe procedere automaticamente, ma non sempre le cose filano lisce. A volte un dato mancante, un reddito non aggiornato o un errore nel sistema informativo può far saltare il conguaglio. In questi casi, come riportato da Trading, si può presentare una richiesta di ricostituzione della pensione per ottenere quanto spetta.