Un viaggio tra gli aeroporti più belli del mondo

Perfezione architettonica (depositphotos.com) - www.buildingcue.it
Dalla Cina alla Francia, dagli Stati Uniti al Giappone: sei aeroporti premiati per bellezza e sostenibilità cambiano il modo di viaggiare.
Non tutti i viaggi hanno inizio su un aereo. A volte iniziano prima, quando si entra in un aeroporto che non è solo un punto di snodo, si entra in una storia tridimensionale, un’opera architettonica creata per dare il benvenuto, orientare e suscitare emozioni.
Le aerostazioni in alcune circostanze sono oasi di bellezza, simboli di identità, connessioni culturali. Questa è l’idea premiata dal Prix Versailles 2025, che ha scelto sei aeroporti eccellenti nel mondo per la loro capacità di unire estetica, rispetto per l’ambiente e innovazione. Un riconoscimento che cambia il significato dell’esperienza di viaggio odierna.
La sezione Dove del Corriere della Sera mette in evidenza come l’architettura degli aeroporti, un tempo poco considerata dal punto di vista estetico, stia vivendo una profonda evoluzione. Gli aeroporti diventano opere architettoniche completamente a sé stanti, capaci di raccontare il territorio che li accoglie attraverso materiali, forme e luce.
Sono edifici in cui ogni decisione progettuale – dal movimento dei viaggiatori all’utilizzo della luce naturale – contribuisce a creare un ambiente che ambisce a diminuire lo stress del viaggiatore e valorizzare il patrimonio culturale.
Da ammirare con attenzione
Si parte con il Terminal 2 dell’Aeroporto Internazionale di Yantai Penglai, in Cina, che celebra il paesaggio costiero e il monte Kunyu con linee armoniose, luce soffusa e dettagli in legno che rimandano alla tradizione marinara. Marsiglia, con il suo Terminal 1, racconta il Mediterraneo grazie all’intervento dello studio Foster + Partners, che ha integrato il nuovo cuore di vetro “Le Cœur” con materiali riciclati e richiami alle case galleggianti del Porto Vecchio.
Sull’isola di La Riunione, evidenzia la fonte, il nuovo Terminal Arrivi dell’aeroporto Roland Garros spicca come primo esempio di struttura bioclimatica tropicale su larga scala: aria che circola naturalmente, persiane intelligenti e materiali del posto creano un progetto che unisce progresso e rispetto per l’ambiente. In Giappone, per continuare la nostra tappa asiatica, il Terminal 1 dell’aeroporto del Kansai a Osaka – un’icona progettata da Renzo Piano – è stato rinnovato dallo studio Populous con un approccio sostenibile e un’estetica autenticamente giapponese.
Architettura come esperienza
Negli Stati Uniti, il terminal principale di Portland trasporta i passeggeri nelle foreste dell’Oregon, con un tetto ondulato in legno locale e ambienti biofilici ispirati al tessuto urbano. Chiude la panoramica del Corriere San Francisco, che celebra l’artigianato e la cultura locale in un terminal che riduce del 79% l’impatto ambientale e del 59% il consumo di energia, diventando un modello di architettura sostenibile.
Ogni aeroporto selezionato dal Prix dimostra come l’architettura possa elevare la funzione allo status di esperienza, trasformando il transito in un momento di contemplazione. Non più semplici involucri per il movimento, ma spazi capaci di riflettere la cultura, la natura e le ambizioni di un’intera comunità.