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Strisce blu, introdotte le nuove norme del Codice della Strada | Se parcheggi così sei finito: un parcheggio di un’ora ti costa un patrimonio

Parcheggi a pagamento

Parcheggi a pagamento (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it

Ecco la nuova norma che disciplina i parcheggi a pagamento. Da adesso in poi costerà tutto tantissimo parcheggiare.

Nelle città moderne, i parcheggi a pagamento sono diventati una realtà diffusa e, spesso, inevitabile. Con l’aumento costante del numero di veicoli circolanti, la gestione degli spazi urbani ha richiesto soluzioni regolamentate per garantire ordine, rotazione e accessibilità.

I parcheggi a pagamento, se ben organizzati, possono contribuire a ridurre il traffico, incentivare l’uso dei mezzi pubblici e migliorare la qualità dell’aria nelle zone più congestionate. Tuttavia, molti cittadini li considerano una tassa occulta sulla mobilità, specialmente se le tariffe sono elevate o se le alternative gratuite sono inesistenti.

Un altro punto critico riguarda la trasparenza e l’equità delle sanzioni in caso di mancato o insufficiente pagamento. Recenti aggiornamenti normativi, come quelli introdotti nel 2025, hanno previsto maggiorazioni sulle multe, includendo l’intero importo della tariffa giornaliera non versata.

Questo può creare disagio nei cittadini, che si trovano a pagare cifre ritenute sproporzionate rispetto all’infrazione. D’altra parte, i Comuni difendono questa misura come strumento di regolazione efficace. In un contesto urbano sempre più complesso, il vero obiettivo dovrebbe essere trovare un equilibrio tra il diritto alla mobilità.

La gestione dei parcheggi

Inoltre, la gestione dei parcheggi a pagamento rappresenta una fonte significativa di entrate per le amministrazioni comunali, che spesso reinvestono tali risorse in opere pubbliche, manutenzione stradale e servizi per i cittadini. Tuttavia, è fondamentale che tali introiti siano utilizzati in modo trasparente e tracciabile, per evitare il malcontento della popolazione e garantire che i parcheggi non diventino semplicemente un mezzo per “fare cassa”.

Una corretta comunicazione tra amministrazioni e cittadini, accompagnata da sistemi digitali per il pagamento e la notifica delle sanzioni, può contribuire a migliorare la percezione e l’efficienza del servizio, rendendo i parcheggi a pagamento uno strumento utile e accettato nella gestione della mobilità urbana.

Parcheggi
Parcheggi (Depositphotos foto) – www.buildingcue.it

Le nuove disposizioni

Come riportato su ossolanew.it,le nuove disposizioni introdotte dalla Legge 177/2024 modificano in modo significativo il regime sanzionatorio per la sosta a pagamento. In particolare, oltre alla multa, viene ora aggiunta una maggiorazione pari alla tariffa giornaliera non pagata, che a Domodossola è fissata a 6 euro. Questo cambiamento punta a scoraggiare chi non paga o paga solo in parte la sosta.

Il Comune ha evidenziato, tramite esempi pratici, alcune situazioni che potrebbero creare confusione o apparire inique. Ad esempio, chi paga oltre il 50% del tempo dovuto riceverà una sanzione uguale a chi non ha pagato affatto. Ciò ha sollevato perplessità tra i cittadini, che potrebbero ricorrere contro una norma considerata sproporzionata. Per evitare fraintendimenti, il Comune ha diffuso una nota informativa e invita i cittadini a preferire la notifica digitale, più rapida e meno costosa.