Olio EVO, quello che compri al supermercato è dannoso | Ne basta un cucchiaino per avvelenarti: pieni di pesticidi

Allarme Olio (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it
Fai attenzione all’olio che compri al supermercato perchè potrebbe riverlarsi davvero dannoso per la tua salute.
L’olio d’oliva è uno degli alimenti simbolo della dieta mediterranea e della cucina italiana, amato per il suo sapore e per i numerosi benefici sulla salute. Ma quando ci troviamo davanti allo scaffale del supermercato, non sempre è facile capire quale olio scegliere.
Le bottiglie si somigliano, i prezzi variano molto e le etichette non sono sempre chiare. In realtà, anche tra gli oli venduti al supermercato si possono trovare prodotti di buona qualità, a patto di saper leggere alcune informazioni importanti, come la dicitura “olio extravergine d’oliva”, l’origine delle olive e il tipo di lavorazione.
L’olio extravergine, ad esempio, è quello ottenuto dalla prima spremitura a freddo, con un’acidità molto bassa, e garantisce un alto contenuto di antiossidanti naturali. Tuttavia, non tutti gli oli sugli scaffali sono uguali. Alcuni, pur rispettando i requisiti di legge, provengono da olive di diversi Paesi, assemblate e lavorate in Italia.
Inoltre, gli oli più economici potrebbero essere stati filtrati o raffinati in modo più aggressivo, perdendo parte del loro valore nutrizionale. Per questo, anche quando si acquista al supermercato, è bene prestare attenzione al colore dell’olio, al sapore e soprattutto alla tracciabilità.
Questione di qualità
Un olio di buona qualità, anche se venduto in un grande magazzino, può essere un alleato prezioso per la nostra salute e per valorizzare i nostri piatti quotidiani. Un altro elemento da considerare è la conservazione dell’olio nei punti vendita. Anche il miglior olio extravergine può perdere qualità se esposto a luce e calore per lunghi periodi.
Per questo motivo è preferibile scegliere bottiglie in vetro scuro, che proteggono meglio il prodotto dalla luce, e fare attenzione alla data di scadenza o, meglio ancora, alla data di imbottigliamento. Un olio recente mantiene più intatte le sue proprietà organolettiche e nutrizionali.
Attento a quello del supermercato
Come riportato su Greenme.it, un’indagine del team guidato dal professor Luigi Mondello di Messina ha analizzato 50 campioni di olio extravergine d’oliva provenienti da Italia ed Europa (23 italiani e 27 europei), raccolti tra il 2021 e il 2023. Utilizzando un metodo analitico avanzato per monitorare fino a 260 pesticidi, lo studio ha evidenziato che in 21 campioni almeno un pesticida superava i livelli massimi consentiti dalla normativa UE.
Questo risultato indica che oltre un terzo degli oli esaminati presentava residui superiori ai limiti, indipendentemente dalla marca o dalla dimensione del produttore. Inoltre, è stato applicato il modello EFSA PRIMo, che considera l’esposizione alimentare sia cronica sia acuta. In particolare, l’esposizione cronica a cipermetrina e endosulfan nei bambini ha superato la dose giornaliera accettabile, mentre un rischio acuto è stato riscontrato solo per cipermetrina in età infantile.