Spaghetti, la pasta più amata dagli italiani è nociva | Se la mangi ti avveleni: questa marca è la peggiore

Spaghetti e pericoli (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it
Scaffali pieni ma non tutte le marche sono sicure: ecco cosa potrebbe nascondersi nei tuoi spaghetti preferiti.
La pasta, diciamolo, è un po’ il cuore della cucina italiana. E se c’è un formato che non manca mai nella dispensa, quelli sono proprio gli spaghetti. Li butti in pentola, li condisci come vuoi, e hai risolto. Ma… sei proprio sicuro di sapere cosa stai comprando?
Al supermercato trovi centinaia di marche, tutte con confezioni belle, promesse di qualità e magari pure lo slogan in dialetto che ti fa sentire a casa. Ma tra tutto questo, c’è un piccolo dettaglio che spesso si ignora: non tutti gli spaghetti sono buoni allo stesso modo. E no, non stiamo parlando solo del gusto.
Leggere le etichette, a volte, sembra più difficile che cucinare. Ingredienti strani, nomi poco chiari… eppure sono dettagli fondamentali. Perché un conto è mangiare un piatto di pasta fatta bene, con ingredienti semplici. Un altro è infilarsi nel piatto qualcosa di scadente o, peggio, dannoso.
E poi c’è la prova del nove: la cottura. Se la pasta si rompe, si incolla, scuoce in un attimo… beh, c’è qualcosa che non va. Ma il punto è che il problema non finisce lì. Perché in alcuni casi, oltre alla qualità che lascia a desiderare, c’è anche qualcosa di più preoccupante che riguarda la salute.
Spaghetti belli fuori ma con dentro…?
Come riporta Casalodi News, alcuni marchi di spaghetti venduti comunemente nei supermercati presentano criticità legate alla qualità degli ingredienti. In particolare, si parla della presenza di glifosato, un erbicida molto discusso, in concentrazioni comunque sotto i limiti di legge ma che sollevano dubbi tra i consumatori più attenti.
La notizia evidenzia come diversi spaghetti, pur sembrando simili tra loro, non garantiscano sempre un livello di sicurezza adeguato. Il problema maggiore? La provenienza del grano, spesso non dichiarata o indicata in modo poco trasparente. In certi casi, il grano usato può arrivare da Paesi dove i controlli sono meno rigorosi, con possibili residui di sostanze chimiche non proprio rassicuranti.
Fare attenzione
Anche alcune tra le marche più diffuse nei supermercati italiani risultano non essere esenti dalla questione, a causa della presenza di glifosato e della scarsa qualità della materia prima. Molto spesso alcune grandi marche puntano sul marketing anziché sulla sicurezza.
Quindi, il consiglio è semplice: occhi bene aperti quando scegli la pasta. Un’etichetta ben fatta, pochi ingredienti, provenienza chiara… sono segnali di qualità. E magari sì, spendi qualche centesimo in più, ma risparmi in salute. Perché lo spaghetti-day deve rimanere un piacere, non un rischio.