Roma, ennesima scoperta archeologica | Torna alla luce un manufatto dell’epoca imperiale: qui basta un cucchiaino per trovare tesori

Scoperta archeologica a Roma (Canva foto) - www.buildingcue.it
Sotto via Alessandrina riaffiora un frammento della Roma imperiale: la scoperta sorprendente che riscrive la storia.
Sotto la superficie frenetica di una delle città più antiche del mondo, la terra continua a parlare. Basta sollevare un lembo di asfalto, appena qualche centimetro, per riportare alla luce tracce profonde del passato.
Camminare nel centro storico di Roma, tra vicoli e piazze, è un po’ come muoversi su un grande museo a cielo aperto, dove ogni angolo cela un segreto pronto a riaffiorare.
Non è raro che un cantiere o un lavoro di restauro diventi occasione per una nuova scoperta. Roma custodisce i suoi tesori sotto strati di storia, sedimentati nei secoli e oggi ancora capaci di emergere con forza.
In questo contesto, anche il più piccolo scavo può trasformarsi in un portale temporale, capace di riportare l’occhio moderno direttamente nell’epoca degli imperatori.
Roma: un museo che non smette mai di stupire
Il cuore archeologico della città continua a sorprendere non solo per la quantità di reperti che custodisce, ma per l’impatto emotivo che ogni ritrovamento riesce a generare. Perché in questa città ogni frammento, ogni statua, ogni lastra affiorata sembra parlare ancora con voce viva. E lo fa in luoghi dove ogni giorno passano migliaia di persone, ignare del mondo antico che dorme sotto i loro passi.
È così che via Alessandrina si è trasformata da semplice strada a punto d’accesso per un nuovo frammento di memoria. In pochi metri, la Roma moderna si è aperta all’improvviso su un’antichità che non ha ancora smesso di stupire e insegnare.
Una scoperta che riporta alla luce la grandezza imperiale
Durante i lavori archeologici condotti lungo via Alessandrina, accanto al Foro di Traiano, è emersa una testa colossale in marmo bianco, con tratti maschili marcati e una capigliatura fluente. Come riporta Si Viaggia, il ritrovamento è stato possibile grazie ai fondi europei del PNRR e all’attività della Sovrintendenza Capitolina, impegnata da novembre in un intervento di recupero e ricerca stratigrafica nella zona.
Il frammento, di proporzioni monumentali, potrebbe appartenere a una statua celebrativa o imperiale, forse un tempo collocata all’interno della Porticus Trisgimentata. Non è ancora chiaro chi rappresenti: le ipotesi spaziano da un imperatore a una divinità. L’unicità del reperto, rinvenuto all’interno di uno strato medievale ricco di materiali antichi riutilizzati, dimostra ancora una volta la complessità stratificata della storia romana e la sua capacità di riemergere, anche oggi, con tutta la sua forza evocativa.