Domanda di data center alle stelle: gli esperti temono una nuova bolla nel settore delle costruzioni digitali

Data Center, una nuova bolla? (DepositPhotos) - BuildingCUE
Si costruiscono sempre più data center in varie città, ma ciò potrebbe creare una nuova bolla? Ecco una panoramica sull’argomento
Sembra proprio che il settore delle costruzioni digitali stia aumentando sempre di più. Non sono pochi i nuovi contratti che si fanno e i nuovi progetti a questo proposito. Eppure, gli esperti temono una nuova bolla.
Proprio così, l’enorme richiesta di data center, che ha raggiunto livelli molto alti, secondo gli analisti potrebbe portare a una bolla che potrebbe poi scoppiare e causare un collasso economico.
Secondo quanto riportato dal sito Constructiondive.com, i contrattisti riportano un’attività intensa, soprattutto nelle fasi iniziali dei progetti. Gli investimenti continuano a crescere e c’è anche chi guarda con ottimismo al futuro.
Ma c’è davvero da stare sereni? Quali potrebbero essere le conseguenze da valutare? Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito, facendo un’analisi sulla possibile bolla dei data center.
Data Center, quali sono i pericoli di una domanda molto alta?
La paura di una bolla per le costruzioni di Data Center non è immotivata. Difatti, gli investimenti nel 2025 sono cresciuti notevolmente: il settore dei data center ha rappresentato oltre il 70% dell’aumento della spesa in costruzioni non residenziali private tra marzo 2024 e marzo 2025. Di conseguenza sono già arrivati alcuni segnali d’allarme da parte di alcuni dei maggiori player del settore.
Per esempio, Microsoft ha recentemente sospeso progetti da miliardi di dollari in Ohio e Wisconsin, alimentando i timori di un possibile rallentamento. A quanto pare, non tutti però sono di quest’avviso. Infatti, un altro colosso mondiale della tecnologia e non solo, Amazon, si è mosso in direzione opposta: investendo massicciamente. Recentemente, Amazon ha annunciato investimenti per 20 miliardi di dollari per due impianti in Pennsylvania, annunciati il 9 giugno 2025.
Come si stanno muovendo le aziende?
La crescente domanda e i timori di una possibile bolla stanno contribuendo a rafforzare un comportamento particolare: le aziende stanno coinvolgendo i costruttori sempre prima nei processi di pianificazione, per valutare rischi, condizioni del sito e tempi di approvvigionamento. Ancora, la fase di pre-costruzione è sempre più affollata soprattutto a causa di nuovi attori nel mercato che cercano di capire come affrontarlo. Inoltre, ci sono problemi come tempi lunghi per la consegna delle attrezzature, scarsità di manodopera qualificata e prezzi dei materiali instabili, specie dopo l’introduzione di nuove tariffe doganali.
Comunque, le aziende si stanno muovendo anticipatamente per contrastare le fluttuazioni di prezzo e bloccare prima i prodotti necessari. In ultima analisi, nonostante alcuni segnali di cautela, la domanda di costruzione di data center è in piena espansione nel 2025. La pianificazione anticipata, il controllo dei costi e l’agilità nell’approvvigionamento sono fondamentali per mantenere il ritmo: solo il tempo dirà se si tratterà di una bolla oppure no.