In poche mosse avrai casa perfetta | Segui il consiglio dell’addetta alle pulizie: magia pura

Pulire casa, ecco come farlo al meglio (Freepik Foto) - www.buildingcue.it
Viviamo in un’epoca in cui la velocità sembra avere la meglio su tutto: conversazioni, scelte, giornate che passano senza quasi accorgercene.
E spesso, la casa – quel luogo che dovrebbe rigenerarci – diventa lo specchio del nostro caos interiore. Ma non serve stravolgere la routine per sentirsi più sereni: basta osservare, ascoltare e intervenire in modo consapevole.
Spesso sottovalutiamo quanto l’ambiente domestico influenzi il nostro stato mentale. Una stanza disordinata può aumentare il senso di stanchezza e confusione, mentre uno spazio ordinato ci accoglie e ci rassicura. Eppure, l’ordine non è una dote innata né un obiettivo irraggiungibile: è un processo fatto di piccole scelte quotidiane, che diventano abitudini.
La vera sfida, in fondo, non è fare meglio, ma fare in modo diverso. Servono strumenti semplici e pratici, adatti anche a chi ha poco tempo o energie limitate. E soprattutto, serve un approccio nuovo, basato sulla costanza gentile più che sulla perfezione. La bellezza non è nel controllo assoluto, ma nella cura ripetuta e intenzionale.
A volte bastano cinque minuti al giorno per modificare il rapporto che abbiamo con lo spazio. È da questi piccoli gesti, spesso invisibili, che nasce un nuovo modo di abitare e – inevitabilmente – di vivere.
Un metodo che cambia la percezione dello spazio
In un articolo pubblicato su Buono a Sapersi il 12 giugno 2025, la giornalista Sara Cerasuolo raccoglie i consigli di un’addetta alle pulizie esperta che propone cinque azioni semplici per ottenere una casa ordinata e più armoniosa, anche senza grandi sforzi. Secondo l’esperta, non è necessaria un’ora al giorno per mantenere l’ordine: serve piuttosto un metodo, una sequenza coerente di gesti che diventano abitudine.
Si parte da un gesto simbolico quanto sottovalutato: rifare il letto ogni mattina. Un atto veloce, ma potente, che comunica al nostro cervello un messaggio preciso: “sto iniziando bene la giornata”. A questo si unisce la pratica del vuoto visivo: liberare le superfici da oggetti inutili – tavoli, ripiani, mensole – aiuta a creare spazio anche nella mente. Ogni cosa al suo posto, e se non ha un posto, forse non serve davvero.
Il potere silenzioso dell’ordine invisibile
L’articolo di Sara Cerasuolo sottolinea come l’ordine non sia il risultato di sforzi straordinari, ma di piccoli gesti quotidiani. Un esempio? Il bagno. Non serve trasformarlo in una spa: bastano due minuti per riposizionare i flaconi, piegare un asciugamano, passare un panno sul lavandino. Iniziando la giornata in uno spazio pulito, si crea una sensazione di cura verso sé stessi che si propaga anche nel resto delle attività.
Un altro punto spesso trascurato è la zona biancheria, che secondo l’esperta andrebbe organizzata con contenitori semplici ma ben distinti: per i panni da lavare, quelli puliti, quelli da stirare e i prodotti per il bucato. Non serve un nuovo mobile, ma chiarezza. E quella chiarezza, come una rete invisibile, finisce per semplificare anche gli altri spazi. Un ordine che non si vede subito, ma si sente.