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Li dove doveva sorgere la nuova università, hanno scoperto qualcosa di inquietante | Ossa umane dovunque: grotte, vino e tabacco

Sorpresa scavi

Sorpresa scavi (Canva FOTO) - buildingcue.it

In un’area deputata alla costruzione di una nuova università sono stati rinvenuti dei reperti che hanno lasciato tutti a bocca aperta.

Durante i lavori per la costruzione di nuove infrastrutture, spesso accade che il passato riaffiori in modo inaspettato. Scavi per strade, edifici o metropolitane portano alla luce resti di antiche civiltà, oggetti d’uso quotidiano, tombe e strutture dimenticate.

Questi ritrovamenti sorprendenti raccontano storie di epoche lontane, offrendo un’occasione preziosa per approfondire la conoscenza della nostra storia. Così, un semplice cantiere può trasformarsi improvvisamente in un sito archeologico di grande importanza.

Queste scoperte pongono però sfide importanti: i lavori devono spesso fermarsi per permettere agli archeologi di intervenire e tutelare i beni emersi. È il caso di città come Roma o Napoli, dove ogni scavo rischia di incrociare resti dell’antichità.

Ma è anche un’occasione per riflettere su quanto sia ricco il nostro territorio e quanto il passato continui a convivere con il presente, pronto a tornare alla luce anche quando meno ce lo aspettiamo. In alcuni casi, le scoperte fatte durante gli scavi cambiano radicalmente il progetto iniziale.

Cosa può accadere

Ad esempio, può essere necessario modificare il tracciato di una strada o ripensare la costruzione di un edificio per preservare un sito archeologico di rilievo. In altre situazioni, i reperti vengono documentati, recuperati e trasferiti in musei. Questo processo, sebbene possa causare ritardi e costi aggiuntivi, rappresenta un investimento culturale prezioso: consente di salvare frammenti di storia che altrimenti sarebbero andati perduti, restituendo alla collettività una parte importante della propria identità.

Durante i lavori di costruzione, può capitare che sotto terra si nascondano tesori dimenticati da secoli. Capita spesso che scavi per fondazioni, strade o tunnel rivelino antichi manufatti, tombe, mosaici o interi edifici di epoche passate. Queste scoperte inattese sono preziose perché permettono di riscrivere la storia di un luogo, fornendo dettagli su civiltà, usanze e modi di vivere che altrimenti sarebbero rimasti sconosciuti.

Resti umani
Resti umani (Canva FOTO) – buildingcue.it

Una scoperta inquietante

Durante i lavori per costruire un nuovo campus universitario a Gloucester, nel Regno Unito, gli scavi hanno rivelato una scoperta sorprendente: 317 scheletri umani, sepolti in 83 cripte, probabilmente appartenenti a un antico cimitero medievale legato alla chiesa demolita di St Aldate. Insieme ai resti umani, sono emersi anche muri romani, strade acciottolate e oggetti di uso quotidiano, segno che l’area è stata abitata ininterrottamente per secoli.

A causa della rilevanza storica del sito, i lavori sono stati temporaneamente sospesi. L’università ha scelto di integrare i reperti nel progetto finale, includendo spazi pubblici dove saranno esposti. Questa decisione trasforma il campus in un luogo dove passato e futuro convivono, offrendo a studenti e visitatori un legame diretto con la storia millenaria della città.