Comunicazione dell’Agenzia delle Entrate | Batosta per i cittadini: niente rimborsi dal 730 di quest’anno

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Rimborsi fiscali: una nuova regola modifica l’erogazione per chi ha debiti, cosa sapere sui pagamenti del 730 e le possibili trattenute.
Ogni anno, milioni di contribuenti attendono con interesse il momento della dichiarazione dei redditi, sperando in un rimborso fiscale. Queste somme possono rappresentare un’importante boccata d’ossigeno per le finanze familiari, specialmente in periodi di difficoltà economica.
Il sistema fiscale italiano è complesso e in continua evoluzione, le normative vengono aggiornate per garantire una riscossione più efficiente dei crediti dello Stato, e ciò può comportare modifiche anche alle modalità di erogazione dei rimborsi.
Comprendere le nuove disposizioni è fondamentale per i cittadini, in particolare per coloro che hanno posizioni debitorie aperte con il Fisco, poiché una recente modifica normativa ha introdotto la possibilità di bloccare l’erogazione di alcuni rimborsi.
Questa misura mira a rafforzare il recupero dei crediti pubblici, ma può avere un impatto diretto sulla liquidità dei contribuenti che si trovano in una situazione di debito, rendendo cruciale essere informati sulle nuove procedure.
Blocco dei rimborsi fiscali: la novità per chi ha debiti
Nel 2025, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha acquisito la facoltà di bloccare l’erogazione dei rimborsi fiscali per i contribuenti che presentano debiti iscritti a ruolo. Questa è una novità introdotta dal Decreto Riscossione (d.lgs. n. 110/2024). Questa misura non abolisce i rimborsi e non si applica a tutti. Riguarda esclusivamente i rimborsi superiori a 500 euro e solo per i contribuenti che hanno debiti pendenti già iscritti a ruolo.
Il meccanismo è cambiato in modo radicale rispetto al passato. Prima, il Fisco proponeva al contribuente la compensazione volontaria dei debiti con i rimborsi e il contribuente aveva 60 giorni per accettare o rifiutare. Adesso, non serve più il consenso del contribuente. Se risultano debiti iscritti a ruolo e il rimborso supera la soglia, l’importo viene trattenuto direttamente dall’Agente della riscossione.
Come funziona il blocco: debiti iscritti a ruolo e soglie di applicazione
Il blocco dei rimborsi fiscali scatta quando il contribuente ha debiti iscritti a ruolo. L’iscrizione a ruolo è la trascrizione formale di un debito (come imposte non pagate, sanzioni o interessi) in un apposito elenco, che viene poi affidato all’Agente della Riscossione per il recupero.
L’Agenzia delle Entrate è obbligata a verificare la posizione del contribuente prima di procedere con l’erogazione di qualsiasi rimborso superiore a 500 euro. In presenza di cartelle esattoriali non saldate, l’AdER può formulare la propria proposta di compensazione e, in caso di rifiuto del contribuente, trattenere direttamente l’importo. Le somme trattenute rimangono “congelate” fino al 31 dicembre dell’anno successivo.