Acqua del supermercato, non sceglierla a caso | La migliore in assoluto è solo questa: le altre meglio evitarle

Queste acque sono le peggiori che puoi trovare al supermercato - buildingcue.it (DepositPhoto)
Acqua in bottiglia: la scelta consapevole al supermercato, un’indagine rivela la qualità e la presenza di sostanze inattese.
L’acqua naturale in bottiglia è un prodotto di consumo quotidiano per milioni di italiani. La scelta tra le numerose marche disponibili sugli scaffali del supermercato è spesso basata sul gusto personale, sul prezzo o sulla reputazione del brand.
Tuttavia, al di là delle caratteristiche organolettiche e del contenuto di sali minerali, la sicurezza e la purezza dell’acqua sono aspetti fondamentali che meritano un’attenzione particolare. La presenza di eventuali contaminanti, anche in tracce, può sollevare interrogativi sulla qualità complessiva del prodotto.
Per questo motivo, le associazioni di consumatori e gli enti di ricerca conducono regolarmente analisi dettagliate sulle acque in bottiglia, cercando di fornire ai cittadini informazioni trasparenti sulla loro composizione e sulla presenza di sostanze indesiderate.
Un’indagine ha messo sotto la lente d’ingrandimento diverse marche di acqua minerale naturale, focalizzandosi su un tipo specifico di inquinante, e ha rivelato dati che possono aiutare i consumatori a fare una scelta più consapevole al momento dell’acquisto.
Acqua in bottiglia: l’analisi Altroconsumo e la ricerca del TFA/PFAS
L’associazione Altroconsumo ha condotto un’analisi approfondita su 21 marche di acqua minerale naturale tra le più diffuse sul mercato. L’indagine si è concentrata sulla ricerca di un particolare inquinante: il TFA (acido trifluoroacetico), una sostanza appartenente alla famiglia dei PFAS (sostanze perfluoroalchiliche), noti anche come “inquinanti eterni” per la loro persistenza nell’ambiente.
La presenza di questi inquinanti nelle acque in bottiglia era già stata evidenziata in precedenza da un’inchiesta internazionale. Sebbene i dati sulla pericolosità del TFA per la salute siano ancora limitati e oggetto di revisione da parte dell’EFSA, la sua appartenenza alla famiglia dei PFAS solleva preoccupazioni.
Le marche migliori e quelle bocciate: una scelta informata
L’analisi di Altroconsumo ha prodotto risultati dettagliati per le 21 marche di acqua esaminate, basandosi su diversi criteri (sali minerali, metalli e contaminanti, eco-compatibilità e maneggevolezza della bottiglia). Tre marche si sono distinte per essere le uniche a risultare esenti dalla contaminazione da TFA: Blues Sant’Antonio (a marchio Eurospin), Conad Valpura e San Benedetto Eco Green Benedicta. Tra queste, Blues Sant’Antonio si è aggiudicata il titolo di “Migliore del Test” e “Miglior Acquisto” (essendo anche la più conveniente a 0,17 euro al litro), seguita da Conad Valpura come “Miglior Acquisto”.
D’altro canto, 6 marche hanno ricevuto un giudizio complessivo insufficiente a causa dell’elevata quantità di TFA, superando il limite massimo di PFAS totali previsto dalla nuova normativa sull’acqua potabile (che sarà obbligatoria dal 2026). Queste sono: Panna, Esselunga Ulmeta, Maniva, Saguaro (Lidl), Levissima (quest’ultima anche per eccesso di arsenico) e Fiuggi (per impatto ambientale dell’imballaggio e arsenico). Oltre alle tre esenti da TFA, 11 bottiglie su 21 hanno comunque ottenuto un giudizio complessivo buono dall’analisi, considerando tutti i fattori. La scelta consapevole, quindi, implica informarsi sui risultati specifici dell’indagine per fare la propria decisione basata sui propri criteri di qualità e preferenze.