Pensioni, per il Governo non ne hanno bisogno | Questi non la riceveranno più: controlla se sei tra gli sfortunati

Illustrazione di un portafoglio vuoto (Pixabay FOTO) - buildingcue.it
Alcune persone rimarranno senza soldi, e senza pensioni. Alcuni potrebbero non riceverla più per via di questi tagli da parte del Governo.
Succede, purtroppo: ci sono persone che da un giorno all’altro smettono di ricevere la pensione. Nessuna lettera, nessuna spiegazione chiara. Solo il conto che resta vuoto e la preoccupazione che cresce. A volte è un errore tecnico, altre volte si tratta di controlli incrociati o sospensioni per motivi burocratici.
Capita spesso agli anziani più fragili, magari a chi vive da solo o ha poca dimestichezza con la burocrazia. E il problema è che quando la pensione non arriva, non si tratta solo di un disagio. È il cibo, le medicine, l’affitto. È tutto.
I motivi possono essere tanti: problemi con i dati anagrafici, segnalazioni sbagliate, decessi non aggiornati nei registri, oppure verifiche sulla residenza. In alcuni casi basta una firma mancante o un modulo non consegnato in tempo per bloccare tutto.
Quando succede, è importante rivolgersi subito all’INPS o a un patronato. Spesso si risolve, ma serve tempo e pazienza. E nel frattempo, chi vive solo di quella pensione resta sospeso, con l’ansia addosso. E questo, diciamolo, non dovrebbe succedere.
Quando la pensione sparisce…
C’è chi si sveglia, va al bancomat come ogni mese per prendere la pensione, e si trova davanti a un saldo… vuoto. Nessun messaggio, nessuna lettera a casa. Solo il silenzio, e un bel buco sul conto. Succede più spesso di quanto si pensi, soprattutto agli anziani che magari non hanno dimestichezza con scadenze e moduli vari.
Una delle cause più comuni è il mancato invio del modello RED, una dichiarazione che serve ogni anno per dire all’INPS: “ehi, questi sono i miei redditi, puoi continuare a pagarmi”. Se quel modello non arriva entro i tempi stabiliti, l’Istituto può bloccare tutto. E se passano 60 giorni senza che la situazione venga sistemata, si rischia pure la revoca definitiva della pensione. Una cosa assurda, se si pensa che per molti è l’unica entrata.
Si può agire in qualche modo?
La verità è che queste cose non dovrebbero succedere, ma succedono. Quindi meglio giocare d’anticipo. Come riportato da investireoggi.it, bisogna controllare bene le scadenze, farsi aiutare da un patronato se serve, e non dare mai per scontato che “tanto è tutto a posto”. Basta una variazione nei redditi, o anche un piccolo errore formale, e zac… la pensione si ferma.
Se però il danno è fatto e la pensione è già stata sospesa, non tutto è perduto. Si può fare una richiesta di ricostituzione, cioè chiedere che i pagamenti ripartano e che vengano restituiti anche gli arretrati. Ma va fatto in fretta, perché i tempi sono stretti e c’è il rischio che la prestazione venga proprio annullata.