Home » Trending News » Le truffe arrivano fino al citofono di casa | Ti bussano e ti danno la busta: se la paghi ti freghi con le tue mani

Le truffe arrivano fino al citofono di casa | Ti bussano e ti danno la busta: se la paghi ti freghi con le tue mani

Citofono

Citofono (Canva foto) - www.buildingcue.it

Le truffe ormai ti seguono fin sotto casa: se ti citofonano e ti consegnano una busta dall’aspetto ufficiale, non pagare nulla se non controlli.

Quante volte, nel dubbio, abbiamo pagato una sanzione per togliercela di torno? Quando arriva una multa, si tende a darle per buona, soprattutto se ha un aspetto credibile e contiene dati personali esatti. L’ansia di una possibile conseguenza legale ci fa spesso agire d’istinto: pagare e basta. Ma cosa succede se, invece, quella multa è una trappola?

I truffatori moderni non usano solo il telefono o le email per colpire. Ora arrivano anche alla porta di casa, mascherati da falsi postini o messi comunali, con in mano documenti che sembrano veri.

Le vittime preferite? Persone sole, anziani, ma anche automobilisti distratti che magari non ricordano bene tutti i viaggi fatti negli ultimi mesi. Ed è proprio su questo che si basa il raggiro.

Spesso, la cifra è bassa. Giusto quel tanto che basta per non insospettire, ma abbastanza da far pensare che valga la pena pagarla per evitare seccature. Il documento sembra ufficiale, con timbri, riferimenti a direttive europee e una storia ben costruita.  Il punto è che questi sistemi sono sempre più raffinati, e se non ci si ferma un attimo a leggere con attenzione, il rischio di cascarci è altissimo.

Una finta multa per un viaggio mai fatto

L’ultima truffa segnalata riguarda la zona di Catania, ma il sistema potrebbe diffondersi anche altrove. Dei falsi postini stanno recapitando sanzioni per violazioni stradali in Austria. Multa ben stampata, riferimenti normativi esatti, e ovviamente dati del veicolo corretti. L’obiettivo è semplice: spingere il destinatario a pagare velocemente un importo contenuto tramite bonifico bancario.

Tutto fa pensare a un documento autentico, perfino la menzione della Direttiva 2015/413/UE, che esiste davvero. Ma la violazione è inventata. Nessun radar ti ha beccato in Austria, nessuna autorità ti sta rincorrendo: è solo un inganno ben architettato. E il bonifico, una volta fatto, non tornerà più indietro.

Busta
Busta (Canva foto) – www.buildingcue.it

Se ti succede, ecco cosa devi fare

Il caso è stato denunciato dal Codacons, allertato da un cittadino catanese che ha avuto il sospetto giusto e ha deciso di non pagare. Dopo alcune verifiche ha scoperto l’inganno. Se ti capita una situazione simile, non procedere con il pagamento e rivolgiti subito alle autorità competenti o segnala il fatto al Codacons.

Controlla sempre: se ricevi una multa per un’infrazione all’estero che non ricordi o che suona strana, prenditi il tempo di verificare bene la provenienza della lettera, il mittente e i dati bancari. La prudenza, in questi casi, può salvarti da una truffa perfettamente architettata.