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Affitti, ora i canoni ti vengono restituiti | Inseriscili nella Dichiarazione dei Redditi: hai un botto di soldi sul conto

Agevolazioni affitto

Agevolazioni affitto (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it

I canoni d’affitto ti verranno restituiti se inserisci questa voce nella tua dichiarazione dei redditi. Ecco come si fa.

Il canone di affitto rappresenta la somma che un inquilino paga al proprietario di un immobile per poterlo utilizzare, generalmente a fini abitativi o commerciali. Questo importo viene stabilito attraverso un contratto di locazione, che deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate.

La normativa italiana disciplina in modo preciso i rapporti tra locatore e conduttore, tutelando entrambi attraverso specifiche clausole e diritti. Esistono diverse tipologie di contratto, tra cui quelli a canone libero (durata 4+4 anni), a canone concordato (3+2 anni) e i contratti transitori.

Nel caso dei canoni concordati, l’importo del canone viene definito secondo accordi territoriali tra associazioni di inquilini e proprietari, spesso con vantaggi fiscali per chi affitta. Questa formula è molto utilizzata nelle grandi città dove i prezzi degli affitti tendono ad essere elevati.

Negli ultimi anni, la questione dei canoni di affitto è diventata sempre più delicata, specialmente in relazione all’aumento del costo della vita e alla difficoltà per molte famiglie, studenti e lavoratori precari di accedere ad abitazioni dignitose. Il caro-affitti, in particolare nelle città universitarie o turistiche, ha provocato proteste e acceso il dibattito politico, portando alla proposta di nuove forme di regolazione del mercato.

Diritti e obblighi

Inoltre, il mancato pagamento dei canoni può comportare gravi conseguenze legali per l’inquilino, fino allo sfratto per morosità. Tuttavia, anche i proprietari devono rispettare obblighi precisi, come garantire un immobile in buono stato e non aumentare arbitrariamente l’affitto. Per tutelarsi, entrambe le parti possono ricorrere all’assistenza di professionisti o rivolgersi all’autorità giudiziaria in caso di controversie.

Un elemento importante legato al canone di affitto è la detrazione fiscale prevista per alcune categorie di inquilini. In particolare, studenti universitari fuori sede, lavoratori che si trasferiscono per motivi di lavoro e famiglie a basso reddito possono beneficiare di detrazioni sull’affitto nella dichiarazione dei redditi.

Affitto casa
Affitto casa (Depositphotos foto) – www.buildingcue.it

Come farseli restituire

Nel 2025 gli studenti universitari fuori sede possono beneficiare di una detrazione fiscale del 19% per i canoni di affitto sostenuti nel 2024, fino a un massimo di 2.633 euro. Per ottenere l’agevolazione, l’università deve trovarsi ad almeno 100 km dal Comune di residenza e in un’altra provincia, con una soglia ridotta a 50 km per chi vive in zone montane o disagiate. La detrazione vale anche per gli studenti fiscalmente a carico dei genitori, i quali possono inserirla nel proprio modello 730.

Sono ammessi solo i contratti regolarmente registrati, inclusi quelli stipulati con enti per il diritto allo studio o collegi universitari riconosciuti. Restano però esclusi i contratti di sublocazione. Il rimborso IRPEF può arrivare fino a 500 euro e rappresenta un aiuto concreto per le famiglie nel sostenere i costi dell’alloggio universitario.