Il salame del supermercato come il latte | Non se ne salva nessuno: i rischi per la salute sono altissimi

Salame ritirato (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it
Questa tipologia di salame si è rivelata essere molto rischiosa per la salute. Ecco come ci si deve comportare.
Quando acquistiamo prodotti al supermercato, spesso diamo per scontata la loro sicurezza, confidando nei controlli di qualità effettuati dai produttori e dagli enti di vigilanza. Tuttavia, i rischi microbiologici rappresentano una minaccia reale e costante, anche nei prodotti confezionati e apparentemente sicuri.
Batteri, virus, lieviti e muffe possono contaminare gli alimenti in vari momenti della filiera, dalla produzione alla conservazione sugli scaffali. Infezioni come salmonella, listeria, escherichia coli e norovirus sono solo alcune delle più comuni e potenzialmente pericolose.
I prodotti più esposti al rischio microbiologico sono quelli freschi e deperibili come carni, salumi, latticini, prodotti ittici, frutta e verdura non lavata, ma anche i cibi pronti da banco o sottovuoto possono essere coinvolti. Le cause della contaminazione possono essere molteplici: errori nella lavorazione, temperature di conservazione non adeguate, igiene carente nei luoghi di produzione o distribuzione.
Inoltre, anche il consumatore finale ha una parte di responsabilità: la rottura della catena del freddo o una cattiva conservazione domestica può favorire lo sviluppo di microrganismi nocivi. Per ridurre i rischi, è fondamentale che le aziende rispettino rigorosi protocolli di sicurezza alimentare e che i controlli da parte delle autorità siano frequenti ed efficaci.
Leggere le etichette
Allo stesso tempo, il consumatore deve essere attento nella lettura delle etichette, controllare la data di scadenza, verificare la temperatura dei banchi frigo e conservare correttamente i prodotti una volta a casa. Anche lavare bene le mani, gli utensili e gli alimenti freschi può contribuire a prevenire infezioni.
La sicurezza alimentare è una responsabilità condivisa. I rischi microbiologici non possono essere eliminati del tutto, ma possono essere fortemente ridotti grazie a un’attenzione costante lungo tutta la catena alimentare, dalla produzione al consumo. Essere informati e consapevoli è il primo passo per tutelare la propria salute e quella dei propri cari.
Il salame ritirato
Il gruppo di supermercati Il Gigante ha recentemente segnalato il ritiro precauzionale di un lotto di salami a marchio Salumificio Bertoletti, a causa di un possibile rischio microbiologico. I prodotti interessati sono il salametto mignon da 80 grammi e il Cacciatore italiano DOP da 180 grammi, entrambi appartenenti al lotto numero 140325 con scadenza 31 maggio 2025.
Il Salumificio Bertoletti, con sede a Graffignana (LO), ha invitato i consumatori a non consumare i prodotti segnalati e a restituirli al punto vendita, anche senza scontrino. Sebbene non siano stati registrati casi di intossicazione, il ritiro segue le direttive europee sulla sicurezza alimentare. Questo episodio sottolinea l’importanza dei controlli nella filiera alimentare e della collaborazione tra aziende, distributori e consumatori per garantire la tutela della salute pubblica.