Il Ministero ha approvato un decreto storico | Le aziende non hanno più scuse: se ti assumono prendono una valanga di soldi

Illustrazione di un bonus (Pexels FOTO) - buildingcue.it
Dopo un po’ di tempo, il Ministero ha approvato un decreto molto importante. Le aziende ora non potranno fare diversamente.
Negli ultimi anni sono stati introdotti diversi decreti per aiutare le aziende ad assumere più facilmente. L’idea di base è semplice: meno costi per chi assume, più possibilità per chi cerca lavoro. Questo vale soprattutto per giovani, donne disoccupate e persone fuori dal mercato da tempo.
Ci sono incentivi concreti, come sgravi sui contributi da versare per ogni nuova assunzione. Per esempio, se un’azienda prende un giovane under 35 o una donna che non lavora da almeno sei mesi, può pagare meno contributi all’INPS. Alcuni bonus sono ancora più vantaggiosi al Sud o nelle cosiddette Zone Economiche Speciali.
Oltre ai soldi risparmiati, ci sono anche regole più flessibili sui contratti. Per esempio, è stata prorogata la possibilità di fare contratti a termine sopra i 12 mesi anche senza motivazioni rigide, purché ci sia un accordo tra le parti. E in alcuni casi, come per i lavoratori svantaggiati, si possono aggirare certi limiti sulle agenzie interinali.
Infine, è cambiata anche la questione del periodo di prova: ora è proporzionato alla durata del contratto. Quindi niente più prove troppo lunghe per contratti brevi. Insomma, l’obiettivo è rendere il mercato del lavoro un po’ più fluido, ma senza lasciare indietro nessuno.
Una spinta in più per cambiare le cose
Trovare lavoro, soprattutto per chi è rimasta ferma per mesi (o anni), non è mai semplice. Le offerte non mancano, ma spesso è come se ci fosse un filtro invisibile: l’età, i figli, il curriculum “troppo vuoto”… Ecco perché certe misure, quando arrivano, possono fare davvero la differenza.
Nel 2025, è stato confermato un incentivo tutto al femminile che prova ad accorciare le distanze tra chi cerca e chi assume. Si chiama Bonus Donne, ed è un esonero contributivo pensato proprio per chi dà un’opportunità a donne che, per vari motivi, sono rimaste fuori dal giro del lavoro.
Come funziona quest’aiuto
Entrando nel dettaglio, come riportato da tg24.sky, il Bonus Donne prevede un’esenzione del 100% sui contributi previdenziali che normalmente un’azienda deve pagare per ogni lavoratrice assunta. In pratica, chi assume una donna a tempo indeterminato può risparmiare fino a 650 euro al mese per due anni.
L’agevolazione è valida per tutte le assunzioni fatte tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, ma con alcune condizioni precise. Le destinatarie sono donne che non hanno avuto un impiego retribuito da almeno 24 mesi, ovunque in Italia, oppure da almeno 6 mesi se vivono in una delle regioni del Sud comprese nella ZES unica (tipo Sicilia, Calabria, Campania, ecc.).