Adesso l’IMU non la paghi per intero | Se rientri in questa lista te la dimezzano: basta controllare qui

Come evitare di pagare IMU, trucchi e stratagemmi (Shutterstock Foto) - www.buildingcue.it
L’IMU sulla seconda casa è un tema complesso, ecco quando è possibile non pagarla interamente o ottenere delle importanti riduzioni.
Possedere una casa comporta, oltre al valore dell’immobile, anche il sostenimento di costi fissi, tra cui le imposte locali. L’IMU (Imposta Municipale Unica) è una di queste tasse, il cui pagamento è generalmente dovuto dai proprietari.
La situazione fiscale di un immobile può diventare particolarmente complessa quando la casa in questione non è utilizzata come abitazione principale del proprietario. Molti si interrogano su come si applichi l’IMU in questi casi, specialmente per le proprietà che risultano non abitate o vuote.
Sebbene la regola generale imponga il pagamento dell’IMU su tutte le proprietà immobiliari (salvo eccezioni), esistono delle condizioni e delle normative che possono portare a situazioni in cui l’imposta dovuta non corrisponde all’importo pieno calcolato sull’aliquota ordinaria.
Comprendere queste sfumature è fondamentale per i contribuenti, perché conoscere le possibili esenzioni o riduzioni previste dalla legge, sia a livello nazionale che, soprattutto, a livello locale, può significare un risparmio significativo sulle spese legate alla proprietà immobiliare.
IMU sulle case disabitate: la regola generale
La questione dell’IMU sulle case disabitate o non utilizzate come abitazione principale è un tema di interesse per molti proprietari. In linea generale, l’IMU deve essere versata da chi possiede un immobile, e questa regola include anche le case disabitate. L’imposta va pagata al Comune nel cui territorio si trova la proprietà.
La legge nazionale stabilisce che la principale esenzione dall’IMU riguarda l’abitazione principale del contribuente (a meno che non rientri nelle categorie catastali considerate di lusso). Questo è il motivo per cui non sempre si paga l’IMU per intero su una casa. Tuttavia, se un proprietario possiede un immobile e non vi risiede abitualmente, anche se disabitato o vuoto, questo è considerato una seconda casa, e su di essa l’IMU è generalmente dovuta.
Possibili riduzioni ed esenzioni
Nonostante la regola generale preveda il pagamento dell’IMU sulle case disabitate/seconde case, è possibile che l’imposta dovuta non sia sempre l’importo pieno, grazie a possibili riduzioni ed esenzioni. Tuttavia, la questione è complessa e le condizioni non sono uniformi su tutto il territorio nazionale.
Questo perché, sebbene la normativa nazionale detti le linee guida generali, ogni Comune ha la facoltà di adottare proprie delibere che possono modificare le condizioni di esenzione o riduzione dell’IMU nel proprio territorio. Le agevolazioni (come ad esempio per immobili storici o di interesse culturale, che alcuni Comuni possono prevedere) e la possibilità di pagare meno dell’intero dipendono esclusivamente dalla normativa e dalle delibere del singolo Comune in cui si trova l’immobile.