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La storia blocca la modernità | Questi lavori hanno riportato alla luce un tesoro inestimabile: era li da 2000 anni

Illustrazione di uno scavo archeologico (Pexels FOTO) - www.buildingcue.it

Illustrazione di uno scavo archeologico (Pexels FOTO) - www.buildingcue.it

Lavori di costruzione svelano un passato millenario: scoperte archeologiche importantissime riemergono sotto un ex magazzino.

Il processo di sviluppo urbano e di costruzione di nuove infrastrutture porta spesso a scavare in profondità nel terreno, soprattutto nelle città con una storia lunga e stratificata. Sotto le fondamenta degli edifici moderni si celano talvolta le testimonianze silenziose di epoche passate, sepolte da secoli di attività umana.

Questi lavori di scavo, sebbene finalizzati al progresso e alla modernità, possono inaspettatamente riportare alla luce resti archeologici, agendo come una sorta di macchina del tempo involontaria. Quando ciò accade, la costruzione viene spesso interrotta, permettendo agli archeologi di fare il loro lavoro e recuperare questi preziosi frammenti di storia.

Il ritrovamento di reperti antichi non è solo un evento affascinante, ma offre agli studiosi e alla comunità nuove e fondamentali informazioni su come si viveva secoli o millenni fa, sul tessuto sociale, sulle abitudini e sulla storia di un luogo.

Una scoperta recente in una città inglese, avvenuta proprio durante i lavori per un progetto moderno, ha portato alla luce un complesso di reperti che copre un lunghissimo arco temporale, offrendo uno spaccato eccezionale del passato e dimostrando come la storia si celi letteralmente sotto i nostri piedi.

Sotto il cemento di un ex grande magazzino: strati di storia a Gloucester

È accaduto a Gloucester, in Inghilterra. Durante gli scavi condotti nel cortile dell’ex grande magazzino Debenhams, un sito destinato a essere trasformato in un campus universitario, i lavori moderni hanno rivelato testimonianze tangibili di un passato millenario sepolto nel sottosuolo. Le indagini archeologiche hanno portato alla luce un complesso intreccio di reperti e sepolture che abbracciano un arco temporale vastissimo, estendendosi dal II secolo (piena epoca romana) fino al periodo post-medievale.

Guidati da un team esperto, gli scavi hanno riportato alla luce elementi di grande interesse storico e scientifico. Tra i ritrovamenti più consistenti spiccano i resti di un cimitero medievale che un tempo circondava una chiesa oggi non più esistente, con la scoperta di oltre 317 scheletri e 83 cripte in mattoni. Queste sono scoperte archeologiche di inestimabile valore storico e scientifico, che offrono uno spaccato unico sulla vita e sulla morte delle popolazioni che hanno abitato questo luogo per secoli, piuttosto che un “tesoro” nel senso comune del termine.

Archeologia
Archeologia (PIXABAY FOTO) – www.buildingcue.it

Dalla vita romana ai segreti dei defunti: cosa raccontano i reperti

I reperti emersi dal sottosuolo di Gloucester raccontano diverse “storie” stratificate nel tempo, le tracce più antiche risalgono all’epoca romana, intorno al II secolo, con il ritrovamento di sanpietrini, frammenti di ceramica, la base di una casa e un cortile, che evocano l’immagine di una vivace comunità urbana di allora.

Successivamente, emergono testimonianze del periodo medievale, in particolare dal XIV secolo, con la scoperta di tombe (alcune più antiche di altre) e importanti tracce architettoniche, come una sezione di un arco gotico. L’analisi sui resti umani, come quella sui denti dei numerosi scheletri rinvenuti, sta già rivelando dettagli sorprendenti sulla vita quotidiana e sui cambiamenti sociali, come l’aumento del consumo di zucchero già dal XVI secolo.